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SI AVVIANO oggi le operazioni di nomine dei docenti della fase C delle scuole primarie, di primo e secondo grado di istruzione per la provincia di Matera.

L’avvio dicono i segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams è caratterizzato dal «caos più totale dettato dalla disorganizzazione del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ) che si è dimostrato incapace di dare direttive precise ai sindacati e ai direttori regionali.

Mancano indicazioni precise del Ministero dell´Istruzione sulle modalità da seguire e la confusione regna sovrana». E’ di ieri pomeriggio la rettifica USP (Ufficio Scolastico Provinciale) delle graduatorie dei docenti di sostegno, primo e secondo grado, avvenuta a seguito di chiarimenti pervenuti dall’Ufficio Scolastico Regionale.

«La speranza è che qualche provvedimento last minute non giunga in mattinata».

I sindacati per la prima volta nella storia si sono trovati dinnanzi a situazioni del genere e puntano l´indice contro il Ministero dell´Istruzione, colpevole di non aver emanato una nota con le indicazioni precise relative alle modalità da seguire per lasciare le supplenze e accettare il posto di ruolo nell´organico potenziato. Insomma una situazione che non trova un proprio equilibrio complessivo e molte contraddizioni.

Infatti, giungono notizie di docenti che non avendo alcun riferimento sindacale, brancolano nel buio e non sanno come procedere.

I dubbi più frequenti riguardano l´ordine con cui sono composte le graduatorie provinciali e nazionali, la data in cui è possibile lasciare la supplenza e prendere la cattedra di ruolo e il destino dei docenti in servizio con contratto “fino ad avente diritto”.

Le direzioni regionali si regolano autonomamente nella soluzione delle diverse problematiche complicate dalle diverse indicazioni errate (e spesso assurde delle segreterie scolastiche) e tanta disinformazione sicuramente legata ad una mancata lettura della legge 107.

«Tra le segnalazioni più incredibili, quelle di alcuni docenti supplenti al 30 giugno, secondo cui ci sarebbero Dirigenti Scolastici che starebbero indicando un presunto obbligo di assumere servizio in fase C chiedendo loro di rassegnare le dimissioni.

Obbligo che non sussiste affatto visto il comma 99 della legge 107 che indica chiaramente la possibilità di differire presa di servizio» spiegano i sindacati.

«Ma al peggio non c’è mai limite e alle difficoltà di doversi “districare” pur di non danneggiare qualcuno, si aggiungono le difficoltà che quotidianamente pervengono da istituti scolastici dove si chiede agli insegnanti di sostegno, di dover abbandonare il proprio posto per effettuare una sostituzione, capita nella scuola dell’infanzia, che a una insegnante o a un collaboratore scolastico già in servizio nel proprio plesso venga chiesto di prendere e partire per andare a lavorare in un altro plesso dove c’è una collega assente, o addirittura iniziare il servizio in un plesso per terminarlo in un altro.

Inoltre, si assiste al fatto che, a causa di insegnanti assenti non sostituiti, classi intere vengano spezzate ed i bambini distribuiti in altre classi, con conseguente annullamento dell’attività didattica e con la possibilità, già verificatasi, di tenere gruppi di 28/29 alunni in aule che ne possono contenere al massimo 25. Questo è quello che accade nel rispetto della Legge di stabilità dello scorso anno, la famosa “spending review” per la quale sostituire insegnanti assenti sarebbe uno “spreco di denaro pubblico”.

Tutto questo è la “buona scuola”, rispettosa del diritto allo studio di tutti gli alunni, in particolare di quelli più svantaggiati».

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