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POTENZA – E alla fine il dietro front della Regione non si è fatto attendere. Sul taglio ai contributi a nefropatici e dializzati, la Giunta promette un passo indietro. E’ stato lo stesso Enzo Basentini, titolare del Centro privato Emodialisi Sm2, nel corso dell’incontro con i giornalisti voluto ieri mattina a Potenza, per mostrare le condizioni in cui vivono molti pazienti affetti da questo tipo di patologie, ad annunciare: «Ho ricevuto una telefonata dal portavoce del presidente Pittella che mi ha assicurato che verranno trovati i fondi per ripristinare il contributo». E nel pomeriggio, lo stesso portavoce del governatore, Nino Grasso, ha confermato al Quotidiano: «Da parte del presidente c’è la massima attenzione alla delicata questione. In queste ore si sta lavorando per cercare di capire dove e come trovare le risorse necessarie per garantire il sostegno economico fino a ora assicurato dalla Regione». Con quale copertura finanziaria? Tra le possibili soluzioni al vaglio, quella di utilizzare il fondo della card idrocarburi, convertita in card sociale, che verrebbe così versato come aiuto per coprire le spese di trasporto per raggiungere i centri di dialisi. Non solo. Se proprio c’è da spostare risorse da una parte all’altra, la Giunta starebbe pensando anche di eliminare lo “sconto” che era stato fatto a chi possiede auto storiche con il beneficio dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche.
Nel frattempo si sono attivati anche i consiglieri regionali. Sei di loro hanno sottoscritto un documento inviato al presidente della quarta commissione, Luigi Bradascio, per chiedere già oggi un’audizione dell’assessore Franconi e del direttore generale del dipartimento Sanità. A questo punto la questione dovrebbe essere risolta. La mobilitazione – con la protesta partita oggi dal Madonna delle Grazie di Matera, dove dove i pazienti hanno posticipato di un’ora le cure, proprio mentre a Potenza si svolgeva l’incontro con la stampa al Centro di emodialisi – sembra aver dato i suoi frutti. Ieri mattina i presidenti Pittella (impegnato a Roma) e Lacorazza e alcuni consiglieri regionali, seppure invitati, non si sono presentati all’incontro con la stampa. Ma a loro è arrivato un appello chiaro che ha già trovato segnali di apertura. «E’ assurdo che la razionalizzazione delle spese della sanità venga fatta sulla pelle die più deboli», ha detto il titolare del centro privato di dialisi Sm2, Basentini: «Non parlo da imprenditore – ha voluto chiarire – ma da persona che tutti giorni ha a che fare con la sofferenza di questi malati». Ed è per questo che ai giornalisti ha voluto proporre un giro all’interno del Centro, per mostrare la gravità della situazione in cui versano alcuni pazienti. Tra cui anche non vedenti o persone a cui sono state amputate le gambe. La loro vita dipende dai quei macchinari a cui sono attaccati per ore, per diversi giorni alla settimana. «Sono stati già duramente messi alla prova dalla vita. Non possono essere colpiti due volte da quelle istituzioni che dovrebbero tutelarli e garantirne i diritti». «Non hanno mai preteso nulla. Nessun aumento. Si sono sempre accontentati dei 238 euro riconosciuti individualmente. Ora chiediamo solo che il contributo venga confermato». L’articolo 21 della nuova legge Finanziaria della Regione prevede infatti una sensibile riduzione del sostegno economico e nuove fasce di reddito che escludono molti pazienti che prima ne avevano diritto. «Sono un medico, prima che un politico – avrebbe detto il presidente Pittella a Basentini, secondo quanto riferisce quest’ultimo – Si è trattato di un errore tecnico ma faremo in modo da risolvere questa incresciosa situazione».

m.labanca@luedi.it

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