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E’ accaduto sul Lungomare Cristoforo Colombo. L’aggressore sarebbe un diciannove pizzaiolo del luogo, D.C., sul cui capo penderebbe l’accusa di tentato omicidio. I fatti sarebbero iniziati dopo la notte trascorsa in un noto locale della costa; il barista ed i suoi amici intorno alle 6, in giro sul lungomare per fare colazione ed è a questo punto che sarebbe entrato in scena D.C. con il quale il barista, avrebbe avuto già una lite nel corso della notte per alcuni apprezzamenti poco lusinghieri nei confronti di qualche ragazza della compagnia del 27enne che si sarebbe irritato.
Iniziano urla, spintoni, manate. E’ a quel punto che D.C. si dirige verso la sua abitazione e si arma di un fucile da pesca subacquea, lo carica con un arpione; ritorna sul posto a folle velocità, scende e punta l’arma direttamente sul barista sganciando il fermo. L’arpione si conficca nel fianco sinistro del ventisettenne e fuoriesce dalla parte opposta.
Sono gli amici ad accompagnare il giovane all’ospedale di Cariati dove però i sanitari, viste le condizioni, decisono di trasferire a Rossano. Qui i medici sono costretti ad espiantare la milza ed a suturare lo stomaco. Ora S. è in rianimazione e l’equipe medica, pur non sciogliendo la prognosi, esprime un cauto ottimismo. Intanto il diciannovenne tenta di abbandonare l’arma e l’automobile e si volatilizza. Ma le forze dell’ordine lo rintracciano poco dopo e lo conducono nel locale ospedale perché, sembra, avesse bisogno di cure. Ora D.C. è a disposizione del magistrato di turno presso il tribunale di Rossano, il pm Simona Rizzo, che coordina le indagini.

L’ARRESTO DELL’AUTORE
L’accusa è di tentato omicidio aggravato per Domenico Critelli, 19 anni, di Cariati, autore secondo la ricostruzione degli investigatori, del ferimento con un arpione del venticinquenne F.S., sul lungomare di Cariati. Critelli, che s’è consegnato spontaneamente ai carabinieri, è stato rinchiuso nel carcere di Rossano.

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