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Momenti di tensione ieri pomeriggio alla stazione ferroviaria di Catanzaro Lido dove due dei 35 autisti della ditta autolinee Lirosi, che da giorni protestano nel capoluogo, si sono incatenati sul binario 1 con in mano una tanica di benzina minacciando di darsi fuoco, disposti a tutto pur di essere ricevuti dal governatore Scopelliti. Lavoratori disperati che stanno mettendo in atto qualsiasi forma di protesta pur di parlare con il presidente della Giunta regionale e scongiurare l’imminente licenziamento. Due di loro hanno minacciato di togliersi la vita se il silenzio delle istituzioni sarebbe continuato ad essere così assordante.
“Cosa dico ai miei figli – ha affermato uno dei due – che ho lavorato e non riesco a comprare loro un pezzo di pane, non posso comprare il latte. Non è giusto che un onesto lavoratore debba perdere così la dignità, deve essere costretto a fare questi gesti per vedersi riconoscere i propri diritti”.
Sul posto solo un esponente sindacale presente, Pasquale Mungari della Faisal- Cisal, che conosce a fondo una situazione che vede protagonisti di una protesta ad oltranza i 70 lavoratori dell’azienda di autolinee. Mentre la circolazione del traffico ferroviario veniva concentrato sugli altri binari, non è servita la mediazione delle forze di polizia presenti, che dopo un’ora sono riusciti a togliere ai due dipendenti le taniche di benzina. Nella concitazione degli eventi uno dei due ha avuto un malore, ed è stato trasportato dal 118 all’ospedale, mentre i colleghi hanno iniziato a lanciare sassi sui poliziotti che hanno dovuto rispondere per placare gli animi dei manifestanti, infiammati dal malore del loro compagni, tanto che anche fra gli agenti si registrano quattro contusi. Il blocco dei binari nella stazione è proseguito per tutta la sera, fino a notte inoltrata.

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