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REGGIO CALABRIA –  Il presunto boss paga una prestazione sessuale ad Alberto Fabio Familiari e Maurizio Foti, entrambi del centrosinistra ed ex assessori comunali del comune di Bova Marina, nel Reggino, ente locale che appena qualche mese fa è stato sciolto dal Consiglio dei Ministri per infiltrazioni mafiose. 

La vicenda è oggetto di due delle informative della squadra mobile di Milano allegata all’inchiesta “Infinito” della Dda. «Ho pagato le due donne per andarsi a scopare due miei amici». L’intercettazione ambientale è delle ore 3.20 del  25 maggio del 2010. In un appartamento di via Vigliani, a Milano, il particolare viene riferito da Giulio Lampada alla sua amante lituana al rientro dalla cena presso l’hotel Melia di Milano. Una cena organizzata nei minimi dettagli da Lampada che al ristorante pagherà un conto per la cena di 571 euro, mentre non c’è menzione nelle informative della tariffa pagata per le prestazioni sessuali “donate” ai due politici reggini.

Familiari, in particolare, risulta essere presente in compagnia di Giulio Lampada anche al banchetto a Reggio con l’attuale assessore regionale Luigi Fedele e al meeting elettorale con l’allora assessore regionale della giunta Loiero Demetrio Naccari Carlizzi. 

 

 

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