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CETRARO (CS) – I numeri non tornano. E i numeri, stavolta sono ragazzi del suo paese. Giuseppe Aieta, sindaco di Cetraro, ha deciso di occupare simbolicamente la sede dei licei e di mettere in atto lo sciopero della fame per protestare contro la riorganizzazione che prevede la perdita dell’autonomia per le scuole superiori di Cetraro. 

Lo aveva annunciato nei giorni scorsi, denunciando anche alcune «omissioni»: «Con una serie inspiegabile di raggiri – afferma Aieta – l’autonomia non viene decretata rimanendo di fatto in reggenza alla dirigente che caso vuole che sia la stessa che non ha comunicato il numero degli alunni». Tutto ruota attorno alla composizione delle classi. Cetraro, a causa della conformazione del territorio comunale, risulta tra le “sedi di montagna” alle quali bastano 400 iscritti per avere l’autonomia. Secondo l’Ufficio scolastico regionale, però, gli alunni della sede di Cetraro sono 397. Una cifra che il sindaco Aieta contesta. A giugno, ricorda, l’organico certificato era di 404 alunni, per cui l’ufficio scolastico regionale aveva certificato l’autonomia. Poi, però, qualcosa è cambiato.

Il nodo è legato all’Istituto tecnico agrario di Cetraro che comprende la sede di Belvedere. «Rimaneva una classe prima con 13 alunni – dichiara Aieta – e con questi numeri non si poteva procedere ad autorizzare la classe. Sta di fatto che la dirigente, però, ha omesso di comunicare che tra i bocciati ve ne erano due in prima che non hanno mai chiesto nulla osta di trasferimento. Pertanto con i 13 e questi ultimi 2 la classe poteva essere autorizzata, salvaguardando l’autonomia».

Con i numeri messi per iscritto, invece, l’autonomia dei Licei non viene decretata lasciando l’istituto che comprende le scuole superiori di Cetraro, cittadina da diecimila abitanti del Cosentino, in reggenza. «Reggenza che – rivendica Aieta – a nome di tutti i sindaci e di tutte le organizzazioni sindacali, allo stato dell’esperienze fatte, risulta un male da evitare per un buon funzionamento del l’istituzione scolastica». E per questo il sindaco e la Giunta, hanno conferito incarico ad un legale di fiducia per «perseguire omissioni, abusi e quant’altro l’autorità giudiziarie volesse riscontrare».

E nel frattempo Aieta ha occupato simbolicamente la scuola, annunciando sui social network di essere pronto ad andare avanti a oltranza anche con lo sciopero della fame: “Pensano di prendermi per sfinimento ma non mollo. Stanotte dormo qui”, ha scritto sulla sua bacheca Facebook.

Diverse le attestazioni di solidarietà arrivate al sindaco da cittadini e da rappresentanti istituzionali. E intanto la situazione è stata segnalata al sottosegretario per la Pubblica Istruzione Roberto Reggi, mentre l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha convocato per il 4 settembre una riunione con il dirigente vicario dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Mirarchi.

Redazione web

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