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La notte scorsa, nel Metapontino, i fiumi Sinni e Agri «hanno rotto gli argini in più punti allagando i terreni, le produzioni, le serre, lungo i due versanti della strada statale 106 Jonica per almeno 15-20 chilometri». Lo ha reso noto la Cia della Basilicata, sottolineando «la nuova emergenza allagamenti» e che «rischi si segnalano anche per la situazione del Basento e del Bradano in piena e pertanto sono da tenere sotto osservazione».

«In particolare – continua la nota – secondo le prime notizie raccolte dai dirigenti locali della Cia, il Sinni ha allagato un centinaio di ettari in agro di Rotodella (dove è stato necessario chiudere un ponte sulla provinciale di collegamento con il paese in contrada Pane Vino) e di Policoro; l’Agri ha allagato circa un migliaio di ettari di coltivazioni pregiate (pesche, fragoleti, arance, ortaggi) nei territori di Policoro e Scanzano. Oltre alla pioggia delle ultime 48 ore lo scioglimento della neve caduta abbandonante nelle scorse settimane ha avuto un effetto per l’ingrossamento dei fiumi e dei torrenti».

La Cia «sollecita interventi adeguati da parte delle autorità regionali e statali a cominciare dalla Protezione civile che deve attuare con la tempestività richiesta dai fatti il Piano di Emergenza per il rischio idrogeologico oltre ad occuparsi del monitoraggio costante dei fiumi lucani, dei parametri della rete regionale idrometeopluviometrica e ad allertare i sindaci. In queste ore si deve mettere in campo il massimo di azioni di prima emergenza per alleviare i forti disagi degli agricoltori».

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