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COSENZA – Lamentano un calo delle vendite del 30 per cento i commercianti di via Montesanto. Colpa – dicono – della circolare veloce o meglio dei parcheggi che l’amministrazione comunale ha eliminato nel tratto tra via Isonzo e viale Trieste per facilitare il passaggio dei bus su corsia preferenziale.
Anche Marco Ambrogio, vicecapogruppo del Pd che ieri ha incontrato i commercianti a Palazzo dei Bruzi, dice di aver verificato di persona il calo degli scontrini. «In un negozio d’accessori femminili, in cinque giorni, si è registrato un incasso di appena 136 euro», dice. 
Non erano tantissimi i negozianti che hanno partecipato all’incontro. Erano però molto decisi. «A novembre – spiega una di loro – in questa stessa sala eravamo un fronte compatto contro la zona a traffico limitato. La nostra unità ha convinto l’amministrazione a fare un passo indietro sulla ztl. Ora invece via Montesanto è stata smembrata: il problema principale è stato creato nella zona a sud. Più a nord i parcheggi sono rimasti quasi intatti, giù invece hanno cancellato un intero tratto. I clienti non possono più nemmeno fermarsi: arrivano i vigili, fotografano l’auto, inviano la multa a casa. Oppure mandano il carroattrezzi: nei giorni della Fiera di San Giuseppe la rimozione è stata fatta alle 8 di mattina. Più su si tollera anche la sosta selvaggia, da noi si multa un cliente anche per una fermata di pochi minuti». I negozianti protestano anche per la scarsa sicurezza. I lampioni funzionano poco e male, lamentano, e in più dalle sette di sera in poi neppure le auto passano ormai più per evitare di perdere tempo. «Il risultato? Le mie commesse – racconta una commerciante – si chiudono dentro, hanno paura». 
Più moderato l’intervento del rappresentante della Confesercenti, Antonio Buffone, che comunque chiede di verificare perché nel tratto a nord i parcheggi siano rimasti invariati.
Nell’ultimo tratto invece cosa fare? I commercianti chiedono che si torni a consentire il parcheggio, magari limitato con disco orario. La proposta ora sarà sponsorizzata dal Pd. Che è più cauto invece sulla circolare. «Aspettiamo qualche mese – dicono Marco Ambrogio e Luigi Formoso – per valutare».

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