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LAGONEGRO – Nella mattinata di sabato scorso presso la sala consiliare del Palazzo di Città si è tenuta una sessione straordinaria del consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria a Matteo Claudio Zarrella, presidente del Tribunale di Lagonegro, a Vittorio Russo, procuratore capo della Repubblica, e alla presidente dell’Ordine degli avvocati, Rosa Marino.

Erano presenti gli schieramenti di maggioranza e opposizione al completo e le autorità comunali, insieme al capitano dei vigili urbani, al comandante della Guardia di Finanza di Lauria, al Capitano della Compagnia carabinieri di Lagonegro, al sostituto commissario della Polizia stradale e all’ispettore del comando della stazione forestale, nonché dei direttori ammnistrativi di Tribunale e Procura. All’inizio della cerimonia il presidente Giuseppina Ammirati ha letto una lettera di congratulazioni del vescovo Nolè e poi ha evidenziato l’importanza di un gesto che testimonia «in modo ufficiale e pubblico l’onore che sente la nostra città di annoverare, tra i suoi concittadini più illustri, tre personalità che con la loro opera professionale ed il loro spessore sociale e culturale hanno portato un contributo prezioso e significativo alla nostra comunità, contribuendo a migliorane la qualità della vita e la convivenza sociale».

La parola è poi passata al sindaco Domenico Mitidieri, che ha illustrato «l’opera meritoria svolta, quando in conseguenza della razionalizzazione degli uffici giudiziari, il foro di Lagonegro ha corso seriamente il rischio di essere soppresso ed è stato salvato solo grazie al lavoro congiunto delle diverse istituzioni coinvolte, degnamente rappresentate da queste tre eminenti figure che oggi ci onoriamo di rendere cittadini di Lagonegro a pieno titolo, le quali sono state capaci di immaginare e costruire la soluzione dell’accorpamento con il tribunale di Sala Consilina, mantenendo il nostro presidio e riuscendo addirittura ad accrescerne uffici e mansioni».

Il sindaco ha poi ricordato l’impegno profuso dalla sua amministrazione per costituire un tavolo al ministero della Giustizia che dirimesse positivamente la questione e, in secondo luogo, per mettere a disposizione del nuovo tribunale accorpato il palazzo del vecchio municipio praticamente a costo zero, grazie anche a circa 500.000 euro di finanziamenti regionali che ne hanno permesso la tempestiva ristrutturazione.

Dopo le dichiarazioni dei consiglieri Maria di Lascio e Pasquale Mitidieri, che hanno sottolineato rispettivamente il contributo bipartisan della politica e le ragioni tecniche, economiche e territoriali che hanno consentito questo successo condiviso, si sono svolte le normali operazioni di voto palese che hanno fatto registrare la scontata unanimità sull’ordine del giorno. Rosa Marino ha parlato dell’importanza di «avere un grande tribunale nel quale tanti giovani magistrati possano fare carriera» e Vittorio Russo si è soffermato sulle specificità della legge, rivendicando poi «le modalità e i tempi delle procedure di trasferimento e accorpamento».

Matteo Zarrella ha ricordato che il «il tribunale aveva solo 9 magistrati e adesso ne vanta 19, incluso un Presidente di sezione» e ha poi regalato una digressione storica colta e particolareggiata sulle vicissitudini giuridiche dei lagonegresi da Carlo V a Zanardelli. Al termine della cerimonia, dopo i ringraziamenti formali dei tre nuovi cittadini, sono state loro consegnate delle targhe ricordo e alcuni attestati di benemerenza a membri dell’avvocatura. 

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