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di KATIA CILLIS Ha fruttato un bottino di circa 41.000 euro la rapina avvenuta nella notte tra lunedì e martedì all’ufficio postale di Acerenza, situato in Via Delle Cantine. Secondo una prima ricostruzione i ladri non si sono serviti dell’ingresso principale per invadere l’ufficio, ma hanno fatto mira alle porte laterali, accedendo all’edificio tramite la forzatura della porta di servizio. Il primo passo dei malfattori è stato quello di disattivare il sistema di allarme. Non si conoscono ancora bene i tempi della dinamica ma cosa certa è che prima o dopo essersi introdotti furtivamente nell’edificio postale, hanno scassinato un paio di cantine situate nei pressi della “Posta”, provocando danni di piccola entità. In una delle due cantine, è stata derubata una scala in ferro, successivamente rinvenuta a 50 metri. Ma gli scippatori non si sono fermati. E’ stata infatti rubata anche un’auto situata nei dintorni dell’ufficio postale. Una panda grigia di vecchio tipo, il cui proprietario, abita nei pressi del luogo in cui è avvenuto il furto. La stessa automobile è stata reperita, nella mattinata di ieri, in Contrada Sferracavalla, una zona non molto lontana dal centro abitato che collega il paese a Genzano di Lucania. Ieri mattina, è stato il Direttore dell’Ufficio Postale Antonio Di Capua, che intorno alle 7:30, entrando dalla porta di servizio si è subito reso conto che la porta era stata forzata. Una volta dentro, lo strano odore di bruciato, è stato il campanello d’allarme da cui il Direttore ha desunto che l’ufficio postale era stato “visitato” dagli indesiderati scippatori. Quest’ultimo ha subito segnalato l’accaduto ai carabinieri della caserma di Acerenza, che si sono precipitati sul luogo del furto. Nella mattina, mentre la notizia della rapina ha destato curiosità e un certo timore nella popolazione che è diretta verso l’edificio in cui ha sede la Posta, la strada è stata transennata per l’arrivo della S.I.S, sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Potenza. Il gruppo di investigatori scientifici ha fatto il regolare sopralluogo per comprendere le dinamiche del furto e risolvere il caso, ma per il momento è ancora troppo presto per conoscerne gli esiti. Intanto i carabinieri stanno facendo le verifiche di rito. Emergono indiscrezioni secondo cui i ladri provengono da luoghi estranei ad Acerenza, poiché analoghi furti si sono verificati a Metaponto e a Scanzano e sembrerebbe che siano avvenuti seguendo le stesse modalità. Intanto i cittadini sono ancora increduli su quanto accaduto nel paese in cui ha sempre regnato la tranquillità e tante sono le loro supposizioni. Probabilmente l’ufficio postale non rimarrà chiuso per questioni di necessità, ma sarà riaperto oggi stesso.

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