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ROSARNO (RC)  – L’operazione “All Clean”, con la quale sono stati confiscati beni per 90 milioni di euro alla cosca Pesce di Rosarno, ha portato anche all’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza ed il versamento di una cauzione in denaro, nei confronti di undici persone. Si tratta di:

1. Antonino Pesce, 60 anni, inteso “Testuni”, indiscusso vertice della potente cosca, già detenuto in regime di 41 bis nonché recentemente condannato, dal Tribunale di Palmi, nell’ambito del procedimento penale “All Inside”, alla pena della reclusione per 28 anni, destinatario della sorveglianza speciale 5 anni; 
2. Francesco Pesce, 35 anni, inteso “Ciccio Testuni”, primogenito del capocosca Antonino, recentemente condannato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, nell’ambito del procedimento penale denominato “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 4 anni;  
3. Marcello Pesce, 49 anni, inteso “U Ballerinu”, nipote del patriarca e boss mafioso deceduto “Peppe” Pesce, nonché cugino di Antonino, latitante e recentemente condannato, dal Tribunale di Palmi, nell’ambito del procedimento penale “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 4 anni;  
4. Domenico Arena, 59 anni, detto “Mimmo”, cognato del “gerarca” Vincenzo Pesce, recentemente condannato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, nell’ambito del procedimento penale denominato “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 4 anni;  
5. Roberto Matalone, 36 anni, genero del capocosca Antonino Pesce ed elemento di spicco, con ruoli operativi sotto la direzione del cognato Francesco Pesce, recentemente condannato nell’ambito del procedimento penale “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni;  
6. Domenico Leotta, 53 anni, inteso “U Longu”, elemento di spicco con ruoli operativi, sotto la direzione dei boss Francesco Pesce e Marcello Pesce, soprattutto nel settore della droga e delle armi, condannato nell’ambito del procedimento penale“All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni; 
7. Maria Grazia Messina, 71 anni, suocera del capocosca Antonino Pesce, con un ruolo economico – operativo all’interno del gruppo criminale, destinataria della sorveglianza speciale per 3 anni;  
8. Rocco Rao, 52 anni, nipote del boss Peppino Pesce e cugino di Antonino Pesce, ritenuto finanziatore della cosca attraverso il riciclaggio, con le proprie attività commerciali, di assegni bancari provento delle estorsioni e condannato nell’ambito del procedimento “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni;
9. Franco Rao, 49 anni, inteso “U puffo//U nano”, anch’egli nipote del boss Peppino Pesce e cugino di Antonino Pesce, ritenuto finanziatore della cosca attraverso il riciclaggio, con le proprie attività commerciali, di assegni bancari provento delle estorsioni e condannato nell’ambito del procedimento “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni;
10. Domenico Varrà, 59 anni, inteso “Mister, ritenuto il faccendiere della cosca Pesce, delegato a curare gli interessi primari della cosca anche afferenti il mondo del calcio, recentemente condannato nell’ambito del procedimento penale “All Inside”, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni;  
11. Francesco Di Marte, 50 anni, inteso “U Tetenna”, considerato con una caratura di assoluto rilievo in seno alla “cosca pesce” nella quale riveste incarichi operativi nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e delle estorsioni e compiti di intermediazione con l’esterno, destinatario della sorveglianza speciale per 3 anni. 
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