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Indotto Fiat, aria di crisi alla Johnson. L’azienda dichiara un centinaio di esuberi. Per scongiurare i licenziamenti arrivano i contratti di solidarietà per un anno. Oggi l’intesa in Confindustria. Per la Fim Cisl è la soluzione meno dolorosa per difendere i posti di lavoro e scongiurare la mobilità 
Potenza, 29 gennaio 2014 – Arrivano i contratti di solidariet・per i dipendenti della Johnson Controls Interiors, azienda metalmeccanica dell’indotto Fiat di Melfi. Lo ha reso noto il dirigenti della Fim Cisl, Giovanni Ottomano, che in mattinata ha partecipato al tavolo di confronto tenutosi in Confindustria tra una delegazione aziendale e i rappresentanti dei sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm e Fismic. La Johnson ha dichiarato 砥n profondo stato di crisi che ha fatto emergere un’eccedenza di personale・ Gli esuberi dichiarati sono 94 su un totale di 158 addetti. 
Per scongiurare i licenziamenti e la mobilità le parti hanno concordato il ricorso ai contratti di solidarietà difensivi per tutti i dipendenti dal prossimo 11 febbraio per una durata complessiva di un anno. La riduzione dell’orario di lavoro settimanale – si legge nel verbale siglato al termine dell’incontro – sarà diversificata per reparto e specializzazione in ragione dei flussi produttivi. Azienda e sindacati hanno infine concordato la possibilità di realizzare specifici programmi formativi sul world class manufacturing. 
党Il ricorso ai contratti di solidariet・・la soluzione meno dolorosa per evitare i licenziamenti e mantenere gli attuali livelli occupazionali in attesa che la ripresa del mercato possa far rientrare la situazione di crisi aziendale・ spiegano Giovanni Ottomano e Salvatore Troiano, sottolineando che 都i tratta del primo caso di contratti di solidariet・tra le aziende dell’indotto Fiat, una soluzione che andrebbe estesa anche ad altre realt・per evitare soluzioni pi・traumatiche in caso di crisi aziendale・
I contratti di solidarietà difensivi sono accordi stipulati tra azienda e sindacati che prevedono la diminuzione dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale. È a carico dell’Inps l’integrazione fino all’70 per cento della retribuzione persa. I contratti di solidarietà possono essere stipulati per un massimo di 24 mesi, prorogabili per altri 24 mesi (36 mesi per i lavoratori occupati nelle aree del Mezzogiorno).
 
Johnson Control: bene contratto di solidarietà ma Fiat chiarisca il futuro produttivo del’azienda
Si  è svolto oggi, 29 gennaio 2014, presso Confindustria di Basilicata, l’incontro tra le OO.SS FIOM-FIM-UILM-FISMIC Territoriali e la rsu di stabilimento, per firmare l’accordo sul Contratto di Solidarietà alla Johnson Controls di Melfi, stabilimento dell’indotto SATA che produce interni per auto con 160 dipendenti.
L’incontro si è svolto dopo che le OO.SS. e la rsu, hanno svolto le assemblee con tutti i lavoratori per discutere sull’applicazione del Contratto di Solidarietà.
La Johnson C. utilizzerà i contratti di solidarietà, a partire dall’11 febbraio 2014, per 12 mesi, per tutti i 158 dipendenti Johnson, al fine di fronteggiare la mancata commessa da parte di FIAT.
Ad oggi, presso lo stabilimento di Melfi si svolge, dal mese di luglio, soltanto la produzione del pannello porta della JEEP (quello della 500X è stato invece assegnato ad un competitor Spagnolo).
Il sindacato e la rsu  considerano positivo lo strumento adottato (la Johnson è l’unica azienda che lo utilizzerà, mentre il consorzio ACM farà ricorso alla CIGS.
Le OO.SS. considerano invece negativa l’assegnazione da parte di FIAT della commessa della 500X ad un altro partner internazionale, con il rischio di non poter mantenere l’attuale occupazione dei 160 lavoratori.
Le OO.SS., nel denunciare la scelta e la conseguente responsabilità di  FIAT per il futuro produttivo dello stabilimento Johnson C. di Melfi  (stabilimento ad alte capacità industriali per la produzione di interni), unitamente alla rsu, hanno chiesto alla Direzione Aziendale un incontro da effettuarsi entro il 20 febbraio 2014, per discutere del futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento.
Potenza, lì 29/01/2014

C’è aria di crisi alla Johnson, una delle aziende dell’indotto Fiat di Melfi, che ha dichiarato un centinaio di esuberi. 

 

«Per scongiurare i licenziamenti arrivano i contratti di solidarietà per un anno».

L’intesa è stata firmata a Confindustria, dopo la trattativa a cui hanno partecipato Fim, Fiom, Uilm, Fismic. «La soluzione meno dolorosa per difendere i posti di lavoro e scongiurare la mobilità», spiega la Fim Cisl. 

La situazione messa sul tavolo dalla Johnson è molto problematica: gli esuberi dichiarati sono 94 su un totale di 158 addetti. 

«Per scongiurare i licenziamenti e la mobilità le parti hanno concordato il ricorso ai contratti di solidarietà difensivi per tutti i dipendenti dal prossimo 11 febbraio per una durata complessiva di un anno. La riduzione dell’orario di lavoro settimanale – si legge nel verbale siglato al termine dell’incontro – sarà diversificata per reparto e specializzazione in ragione dei flussi produttivi. Azienda e sindacati hanno infine concordato la possibilità di realizzare specifici programmi formativi sul world class manufacturing». 

La Johnson C. utilizzerà i contratti di solidarietà per fronteggiare la mancata commessa da parte di Fiat. Presso lo stabilimento di Melfi si svolge, dal mese di luglio, soltanto la produzione del pannello porta della Jeep (quello della 500X è stato invece assegnato ad un competitor Spagnolo).

«È la soluzione meno dolorosa per evitare i licenziamenti e mantenere gli attuali livelli occupazionali in attesa che la ripresa del mercato possa far rientrare la situazione di crisi aziendale – spiegano Giovanni Ottomano e Salvatore Troiano, sottolineando che si tratta del primo caso di contratti di solidarieà tra le aziende dell’indotto Fiat – Una soluzione che andrebbe estesa anche ad altre realtàper evitare soluzioni piùtraumatiche in caso di crisi aziendale».

I contratti di solidarietà difensivi sono accordi stipulati tra azienda e sindacati che prevedono la diminuzione dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale. 

È a carico dell’Inps l’integrazione fino all’70 per cento della retribuzione persa. I contratti di solidarietà possono essere stipulati per un massimo di 24 mesi, prorogabili per altri 24 mesi (36 mesi per i lavoratori occupati nelle aree del Mezzogiorno).

La Johnson è l’unica azienda che utilizzerà questo strumento, mentre il consorzio ACM farà ricorso alla CIGS.

La denuncia del sindacato tocca invece l’assegnazione da parte di FIAT della commessa della 500X a un altro partner internazionale, «con il rischio di non poter mantenere l’attuale occupazione dei 160 lavoratori».

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