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CORIGLIANO CALABRO (Cosenza) – Sta creando allarme a Corigliano Calabro, tra gli agrumicoltori della zona di Ogliastretti, una delle principali aree di pregio per la produzione agricola nella Piana di Sibari, il timore delle conseguenze che si potrebbero registrare a seguito dell’inaugurazione di una centrale idroelettrica alimentata dal fiume Cino. La portata del corso d’acqua, che da tempo è utilizzato per l’irrigazione degli agrumeti della zona – secondo i produttori – potrebbe essere ridotta al minimo con ripercussioni pesanti per le aziende che insistono nella zona.
«Nel fiume – sostengono gli agrumicoltori della zona in un documento in cui fanno appello alle autorità – non scorre più acqua nemmeno durante le piogge mentre le penetrazioni nel sottosuolo sono inesistenti e i pozzi realizzati nel tempo per irrigare le coltivazioni rischiano di esaurirsi con danni incalcolabili per la produzione. Dopo 20 anni si è inaugurata una centrale idroelettrica che porterà non servizi ma danni alla più rinomata zona agrumetata della Piana di Sibari. Si aspetterà questa estate quando i pozzi, non alimentati durante l’inverno dalle acque del torrente Cino, cominceranno ad esaurirsi e poi ci si accorgerà del danno prodotto con la centrale idroelettrica. Sarà, poi, troppo tardi per riparare i danni derivati dalla mancata infiltrazione delle acque invernali del torrente Cino». A rischio per i produttori della zona di Corigliano e Rossano c’è il futuro di una delle aree migliori per la produzione di agrumi apprezzati per la loro precocità di maturazione e di dolcezza.

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