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COSENZA – «Abbiamo avviato l’accertamento di prassi dando avviso alle parti, e abbiamo contattato i legali di Umberto De Rose e Andrea Gentile». Con queste parole il procuratore di Cosenza, Dario Granieri, ha confermato che i due risultano formalmente indagati per violenza privata. Agli atti, ha spiegato il procuratore all’Agi è stata «acquisita quella telefonata che ben conoscete, dovevamo anche dare maggiore spazio alla difesa», ha detto il procuratore. 

La vicenda è quella della mancata stampa, il 19 febbraio scorso, del quotidiano “L’Ora della Calabria”. 
Secondo quanto denunciato De Rose, in una telefonata con l’editore, Alfredo Citrigno, chiedeva di eliminare la notizia che Andrea Gentile, figlio del senatore Antonio (NCD), fosse indagato in relazione all’inchiesta su presunti appalti sospetti all’Asp di Cosenza. La telefonata è stata consegnata, dal direttore del giornale, Luciano Regolo, alla procura. Ed è anche finita sul web. Ne sono scaturite minacce di reciproche querele tra le parti. La procura ha infine aperto un’inchiesta per verificare se la mancata stampa sia davvero legata alla notizia da non pubblicare o sia, come dice invece il De Rose, imputabile solo a un casuale guasto delle rotative. La vicenda ha già portato il senatore Antonio Gentile a dimettersi da sottosegretario alle infrastrutture.
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