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COSENZA – La statua del Cristo di via Popilia a Cosenza, tirata su dal costruttore nel cortile di un palazzo qualche anno fa a Vaglio Lise e ben visibile dalla sopraelevata, sarà demolita.

L’opera è abusiva e già nel 2008 il settore Urbanistica del Comune era intervenuto per richiamare il costruttore e chiedergli di adeguarsi a quanto previsto dal permesso edilizio che gli era stato rilasciato. Le condizioni speciali di quel permesso chiedevano di sistemare nel cortile fioriere e alberi ad alto fusto per schermare le statua e separarla dallo spazio circostante. Perché la statua nel progetto originario non era prevista.

La sua fu una storia curiosa, che annovera anche un intervento della curia arcivescovile pochi giorno dopo l’inaugurazione del Cristo. In una circolare la curia sanciva il divieto, salvo «l’esplicito ed eccezionale consenso dell’arcivescovo», di collocare statue sacre in luoghi pubblici. Nel 2013, poi, il nuovo dirigente dell’Ufficio del Piano Lorenza Tucci ha inviato alla ditta prima una lettera di diffida, poi le ha fatto notificare un’ordinanza di demolizione. Sono passati due anni e la statua è sempre lì.

Il Comune di Cosenza, allora, ha deciso di agire a danno della ditta. Demolirà la statua, anticipando la somma necessaria che ammonta a circa 2 mila euro e poi si rifarà sull’impresa. E la decisione è stata approvata anche dalla giunta la scorsa settimana. Con un’avvertenza: non sarà una vera e propria demolizione. La statua, insomma, non finirà in pezzi, perché chi si occuperà dell’intervento dovrà avere cura «che la rimozione della statua a carattere religioso illegittimamente collocata avvenga mediante distacco del basamento dalla stessa, mantenendone la sostanziale integrità». 

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