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COSENZA – Le indagini sulle intimidazioni agli amministratori di Marano Marchesato (LEGGI LA NOTIZIA SULLE INDAGINI APERTE NELL’IMMEDIATO) avvenute nel corso degli ultimi mesi (LEGGI ALCUNI DEGLI EPISODI) hanno trovato la loro conclusione con un avviso di garanzia recapitato a 9 persone con contestuale decreto di perquisizione, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Ad essere sottoposti ad indagine, però, ci sono oltre che i presunti autori delle intimidazioni anche gli stessi amministratori ossia Eduardo Vivacqua, sindaco di Marano Marchesato, Giuseppe Belmonte, vicesindaco, e Domenico Carbone, assessore. Oltre a loro sono indagati anche Antonio Intrieri, in atto detenuto, elemento di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Domenico Mignolo, in atto detenuto, elemento di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Francesco Vivacqua, detenuto e considerato contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Alberto Ruffolo, in atto detenuto, contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”;  Alberto Novello, cl. ‘92, contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; e Sharon Intrieri, cl. ‘93. 

Tutti sono indagati a vario titolo dei reati di voto di scambio aggravato dal metodo mafioso in concorso e tentata estorsione in concorso. 

L’attività investigativa, condotta dal Nucleo Investigativo e coordinata dal Sostituto Procuratore della direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Bruni, ha permesso di raccogliere elementi a carico degli indagati ritenuti responsabili a vario titolo di aver indirizzato, con metodo mafioso, le elezioni amministrative comunali di Marano Marchesato nel Cosentino, avvenute nel maggio 2013, e successivamente di aver tentato di estorcere agli amministratori eletti, mediante minacce e violenze, posti di lavoro in favore di cinque persone. 

Nel corso delle perquisizioni veniva trovato e sottoposto a sequestro un giubbetto antiproiettile presso l’abitazione dei coniugi Domenico Mignolo e Sharon Indrieri.

IL COMMENTO DEL SINDACO – «Non capisco ciò che è accaduto. E’ una situazione assurda che devo chiarire con i miei legali». Questo il commento a caldo del sindaco, Eduardo Vivacqua, il quale ha anche aggiunto di essere «disponibile a fornire ogni eventuale chiarimento agli inquirenti».

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