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LA cultura racchiude in sè anche il concetto di accoglienza. Il sapersi comunicare. La trasparenza. Due cioccolate, una piccola e una grande. Una con un po’ di liquore e l’altra con un po’ di panna. Due bicchieri di acqua. Senza richiederlo: alcuni pasticcini. Il tutto è costato a due amici materani 8,80 euro. Che dire, poi, di quel cartello suonato come un sacrilegio ai materani, con il pane venduto a 3 euro al chilogrammo. Poi c’è la ricettività alberghiera, con strutture low cost subito esaurite e altre più lussuose, che non hanno pensato di ritoccare un pò i prezzi, anzi. Risultato: una famiglia tarantina di 4 persone ha speso oltre 500 euro in 36 ore di permanenza nella città dei Sassi. E’ tanto, anche se la Capitale europea della cultura 2019 ha bisogno anche di “tirarsela” un pò. Ecco subito spuntare la cattiva pubblicità sui social network, dove impazzano da ieri post e foto anche di altri cittadini, anche professionisti del mondo della ristorazione, che reclamano il “lavorare onestamente”.
Nei confronti dei turisti e dei cittadini, di tutti. Nelle ultime ore si aggiungono notizie di un chilo di pane anche a 4 euro. O due caffè 5 euro. Per non parlare poi dei menù turistici. Cosa succede? Pare che ci siano cittadini che stanno monitorando l’aumento dei prezzi anche per le strutture ricettive. C’è chi parla di “effetto nomina di Matera a capitale Europea della Cultura”, chi da “effetto Presepe Vivente” e chi, semplicemente: “Miglioro la qualità pagami”.
Segnalare l’aumento dei prezzi, o che il servizio a tavolo richiede una “lievitazione” è un diritto del cliente? Se l’amico di turno, abituè dell’attività commerciale fosse stato disoccupato, sarebbe stato davvero imbarazzante. Il freddo di questi ultimi giorni, il caffè prima della partenza per i fuori sede porta tutti a ritrovarsi nei bar. A raccontarsi. Ma questa situazione spiacevole non porta crescita e non fa bene, alle tasche di tutti. Certi che siano pochi gli esercenti che amano aumentare i prezzi senza buon senso, vorremmo solo ricordare che l’onestà ripaga. Sempre.

a.corrado@luedi.it

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