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CROTONE – Sarà conferito oggi l’incarico al medico legale Aldo Barbaro da parte della procura della Repubblica di Crotone per l’autopsia sul corpo di Francesco Macrì, crotonese di 73 anni, vittima di un agguato nella sera di lunedì 11 agosto e morto nell’ospedale di Crotone la vigilia di ferragosto (LEGGI). L’esame autoptico, però, non verrà eseguito solo per stabilire le cause della morte ai fini dell’indagine sull’omicidio, ma anche per accertare eventuali responsabilità mediche del personale sanitario che dal momento dell’agguato ha preso in carico Macrì. 

Tale duplice valenza dell’accertamento tecnico irripetibile, è scaturita dai dubbi avanzati dai parenti dello stesso Macrì, circa l’assistenza ricevuta dal congiunto nel presidio ospedaliero, considerato che le sue condizioni erano date in miglioramento, ma subito dopo si è aggravato ed è morto. Per tale circostanza, la procura, come atto dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati 32 tra medici e personale sanitario che è venuto in contatto con la vittima, dal momento dell’arrivo in ospedale alla morte, per l’ipotesi di omicidio volontario. I 32 sono stati convocati oggi alle 11, proprio perchè possano nominare un proprio perito di parte, che assista all’esame autoptico. 

Si tratta, ribadiamo, di un atto dovuto da parte della Procura, che sta seguendo il caso dell’agguato di via Reggio con particolare scrupolo, considerato che lo stesso procuratore Raffaele Mazzotta ha interrotto le ferie per poter coordinare personalmente le indagini, coadiuvato dal sostituto Luisiana Di Vittorio. Proprio lunedì c’era stato un vertice in procura con gli inquirenti per fare il punto sulla situazione.

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