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RIONERO – Se dici “il Senatore”, a Rionero, dici Giuseppe Brienza. Almeno per quella parte della popolazione che negli anni ‘70 c’era ed ha vissuto e visto.

Don Pepp’, così com’è chiamato in paese, ha segnato la vita politica ed ha tracciato le coordinate per una Rionero nuova. Ha inaugurato un nuovo corso che ha portato la cittadina a risplendere nel corso del suo mandato a sindaco. Alto, di bell’aspetto, imponente e autorevole, ma anche affabile sia con le persone comuni che con quelle importanti, dalla parlantina svelta ed efficace come si conviene ad ogni buon politico.

Sindaco di Rionero dal 14 ottobre 1971 al 29 giugno 1974 ha lasciato una traccia indelebile nei fatti e nei ricordi soprattutto di quei giovani che affascinati dalla sua figura carismatica lo seguivano ovunque.

Quei capelloni rioneresi degli anni ‘70, jeans stretti e tessera della Dc in tasca che andavano ad attaccare di notte i manifesti e si battevano con fervore nella campagna elettorale del loro leader. Don Pepp’ Brienza, nel suo periodo da sindaco di Rionero, viene generalmente ricordato come molto attento al paese e ai bisogni dei suoi cittadini. «Ha dato lavoro» si sente dire.

Tra le cose più importanti compiute durante il suo mandato spicca soprattutto l’istituzione della rete d’illuminazione pubblica. Un passo importante che ha distinto Rionero portandolo da paese agricolo a cittadina borghese. Un’altra pietra miliare raggiunta nel corso del suo mandato è senza dubbio l’acquisto da parte del comune di Palazzo Fortunato. Il Palazzo simbolo della città di Rionero deve il suo utilizzo e il suo buon funzionamento proprio alla scelta lungimirante dell’allora sindaco di metterlo nel novero dei beni comunali. Gli altri palazzi gentilizi di Rionero, come Palazzo Ciasca, o Catena, purtroppo, versano in condizioni a dir poco pietose. Sua anche l’idea della costituzione dell’istituto d’arte di Rionero di cui fu anche presidente.

Nato in Libia da genitori rioneresi e tornato a Rionero fin da bambino Brienza, tra le altre cose, è stato provveditore agli Studi a Novara, Pavia e Bari, docente e componente del Consiglio di Amministrazione presso l’Università degli Studi di Bari, Senatore della Repubblica nel 1994, dal ‘96 nel Ccd, rimane in parlamento durante la XII e XIII legislatura. Dal 2000 è vice presidente della Regione Puglia ed assessore con delega alla formazione professionale. Dal 3 luglio 2001 al 19 luglio 2004 è parlamentare europeo, membro dell’ufficio di Presidenza, iscritto al gruppo del Partito popolare europeo (Democratico-cristiano) e Democratici europei. 

Eletto il 14 ottobre 2010 presidente dal Consiglio dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici . Da qualche tempo è ritornato a Rionero. Lo si vede ogni tanto in giro, la mattina con tantissimi quotidiani sotto il braccio. Accolto a braccia aperte da quei giovani, ora un po’ meno giovani, che gli rimproverano soltanto di non essersi fatto vivo più spesso in paese.

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