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CI SONO anche i nomi di due potentini nella maxi inchiesta sul traffico internazionale di droga che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 28 persone.
L’indagine degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di scoprire un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia sia all’estero, in particolare in Spagna, Olanda e Sud America.
L’inchiesta è partita il 13 marzo 2014 quando, all’aeroporto di Fiumicino, Federica Gagliardi fu bloccata all’arrivo da Caracas con 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto e in un trolley.
La donna fu soprannominata la Dama bianca quando, a giugno del 2010, fu vista scendere dal volo di Stato che portava il premier Silvio Berlusconi e il suo staff a Toronto per il G8 in Canada.
In molti si chiesero che ruolo ricoprisse nella delegazione italiana quella donna completamente vestita di bianco, che era presente anche alla visita del presidente del Consiglio a Panama in quello stesso anno.
E pure in quell’occasione era in bianco. Alla fine, la Gagliardi risultò essere la responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini.
A capo della struttura criminale dedita al traffico di cocaina e hashish, secondo gli investigatori ci sarebbe Pasquale Fiorente considerato il broker del narcotraffico.
E proprio i rapporti con l’uomo che ha portato al coinvolginemento dei due potentini. Roberto Nolè 46 anni, ex finanziere, è accusato di aver fatto da prestanome ai fratelli Fiorente (il quarantaseienne sarebbe il compagno della mamma dei due) facendo intestare a un altro potentino (il quarantunenne impiegato, Antonio Brescia) un motoscafo d’altura.
Per entrambi, che sono indagati a piede libero, l’accusa è di riciclaggio.
Quello di Roberto Nolè è un nome conosciuto alle cronache italiane e alle forze dell’ordine. Nell’agosto del 2005, quando era ancora appuntato scelto della Guardia di finanza a Torre Annunziata, di ritorno da un viaggio dalla Spagna, fu trovato in possesso di oltre 24 chili di cocaina pura. L’uomo che viaggiava insieme alla sua compagna, fu fermato a un normale posto di blocco all’altezza dell’uscita Barra-San Giovanni a Teduccio. Agli agenti della squadra mobile mostrò il tesserino di finanziere sperando di farla franca ed eludere i controlli. Invece gli agenti vollero perquisire l’autovettura e, occultati in un doppiofondo, trovarono, divisi in sacchi, l’ingente quantitativo di droga. L’uomo fu arrestato insieme alla sua compagna.

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