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POTENZA – La telefonata che arriva di prima mattina più che una denuncia assume quasi il valore di uno sfogo, di un “Hai visto? Che ti avevo preannunciato?”.

Rocco Castrignano e Vittoria Ilvento, titolari del bar Parco Mondo Caffè di Poggio Tre Galli hanno trovato una sgraditissima sorpresa ieri mattina. Un atto vandalico bello e buono, quasi una sorta di segnale punitivo: il bagno esterno al loro locale, quello che è destinato all’uso comune di chi frequenta il Parco dell’Europa Unita,  danneggiato in maniera grave. Lo testimoniano le immagini raccolte sul posto dove il cronista testimonia il vaso rotto con una grossa pietra, lasciata dal vandalo di turno proprio in bella vista. Rotto anche il portacarta sul muro. Inutile pensare all’ammontare del danno, quanto piuttosto utile cercare di capire cosa c’è dietro un gesto vile che danneggia non tanto i titolari del’attività quanto l’immagine di un rione che non si sa quanto abbia gradito lì in quel posto, l’installazione di un’attività commerciale. «Abbiamo contro il Comitato di quartiere – dicono senza nascondersi – per una serie di questioni rimaste in sospeso, compresa quella del bagno pubblico». Ed in effetti sarebbe giusto indagare proprio su cosa ha portato i gestori e i rappresentanti di quartiere  a litigare per un bagno che – da convenzione – deve essere pubblico – ma nel quale, come ha spesso denunciato Castrignano, sono sempre più frequenti gli atti vandalici.

Qualche tempo fa, proprio in occasione delle proteste del Comitato di Quartiere che chiedeva l’apertura del bagno pubblico anche quando il bar (dotato di suoi servizi interni usufruibili da tutti “anche da chi il caffè non lo prende da noi”, dice il proprietario) è chiuso, Castrignano ci disse: «Lo posso lasciare aperto, ma se qualcuno fa qualche danno chi paga?». Poi ci disse: «Vedrete quanto presto succederà». Mai parole furono più profetiche: il danno (non si sa se risalente a sabato notte o alle prime ore della mattina di domenica) è stato fatto. Nello stesso tempo anche la denuncia alla polizia locale. Cosa accadrà adesso? L’intervento dell’amministrazione comunale è quantomai opportuno. In giornata ne sapremo di più.

a.pecoraro@luedi.it

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