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BILL De Blasio è ufficialmente cittadino onorario della sua Grassano, per le sue origini e la sua politica illuminata, sempre rivolta agli ultimi.

E’ stata votata all’unanimità dal consiglio comunale al completo, la cittadinanza onoraria per il primo cittadino di  New York, ultima tappa di una giornata di intense emozioni.

Al termine del voto, di fronte al sì unanime, De Blasio ha strofinato la fronte con la mano e tirato un simbolico sospiro di sollievo, rompendo volutamente la solennità del momento con un gesto di allegria. Un gesto semplice, che ha dato la dimensione umana di Bill De Blasio, condivisa e acclamata dai tanti presenti, un gesto che ha dato l’impressione che si sentisse a suo agio, nonostante il momento solenne del  consiglio comunale.

Questa la motivazione letta dal vice sindaco Maria Porsia prima del voto: “Grassano ha dato i natali alla nonna di Bill De Blasio, Anna Briganti, emigrata in America nel 1901 con parte della sua famiglia. Briganti, composta da cinque figli, in seguito alla morte prematura del padre, vendette tutte le proprietà di Grassano per acquistare una casa a New York. Solo Gaetano rimase in Italia dove si è distinto come un grande maestro dell’agricoltura , precursore delle più moderne tecniche agricole nel nostro sud, ricordato a livello  nazionale. Dal matrimonio, avvenuto in America, di Anna Briganti con Giovanni De Blasio di Sant’Agata dei Goti (Bn) nacque Maria De Blasio, madre di Bill De Blasio. Erano tempi quelli in cui si partiva per l’America per realizzare un sogno, si affrontavano viaggi lunghi e pericolosi con i bastimenti, con la speranza di un futuro migliore. Si partiva piccoli per diventare grandi Bill De Blasio è un sogno realizzato, ha fatto diventare grande tutti i concittadini approdati in America ma con un pezzo di cuore ancora in Italia. Bill de Blasio sindaco di una delle città più importanti e straordinarie del mondo, testimonia l’affetto per la nostra comunità rivendicando con orgoglio le radici grassanesi. Interpreta il ruolo della politica nella sua accezione originale , storica e filosofica che è quella di servire gli altri adoperandosi per il bene comune; di stare tra la gente per avere l’autorevolezza a poterla rappresentare; di operare per il pieno riconoscimento dei diritti umani e civili, di guardare con particolare attenzione ai più deboli e ai più bisognosi affinchè nessuno venga lasciata indietro”. La minoranza consiliare, attraverso Antonio Barbone ha espresso parole di apprezzamento per il «sentimento di fratellanza universale che lei esprime -ha detto tra le altre cose rivolgendosi a De Blasio- i sentimenti di uguaglianza e l’impegno nei confronti delle minoranze e in difesa degli ultimi».

Dopo il Consiglio il gruppo degli ospiti si è spostato nelle stanze di palazzo Materi per gustare il menù preparato da Battista Guastamacchia e Mario de Muro: dalla sorpresa della parmigiana fino al  caciocavallo, pecorino,  cacio ricotta , manteca bufala, primo sale,  burratina,  ricotta servite con mosto cotto-cotto di fichi-miele. A seguire i salumi, poi i peperini fritti- peperoni cruschi, fiori di zucca in pastella, mais cotto e come primo maltagliati con ceci bio, Orecchiette pomodoro e cacio ricotta, pasta con pistacchio e, infine, i dolci: le tradizionali paste secche con mandorle, i taralli.

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