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REGGIO CALABRIA – La Regione Calabria si muove in difesa della memoria dei “desaparecidos”. O meglio di Andrés Bellizzi, un giovane attivista del “Roe” uruguaiano di origini calabresi, che venne ucciso e fatto sparire a Buenos Aires, in Argentina, nel 1977. Tra i principali imputati, il generale Luis Arce Gomes che instaurò un regime militare in Bolivia, oltre a protagonisti delle dittature dei paesi latinoamericani

La scomparsa di Bellizzi viene ricondotta alla cosiddetta “Operazione Condor” che coinvolse diversi stati del Sudamerica. L’Avvocatura regionale, guidata da Paolo Arillotta, ha dato mandato all’avvocato Lucio Romualdo di dare corso ad un’azione legale che possa dare manforte alle ragioni dei familiari di Bellizzi che, nel processo instaurato a Roma, sono stati ammessi come parti civili.

La Regione Calabria, così come l’Emilia Romagna per quelle persone scomparse nel nulla che con questa regione avevano legami accertati di sangue, è stata accettata in qualità di “interventore ad audiuvandum” in sostegno della famiglia Bellizzi.

E’ stata rigettata, invece, l’istanza di parte civile che l’amministrazione regionale aveva presentato per vedersi riconosciuto il danno d’immagine dai trentacinque imputati che sono stati giudicati dal Gip del tribunale di Roma che, nell’ambito del processo “Condor”, ha ritenuto di poter ammettere solo le richieste presentate in tal senso solo dagli Stati di appartenenza dei “desaparecidos”.

Il processo contro il generale Luis Arce Gomez e altre 34 persone, tutti facenti parte della struttura delle sanguinose dittature che hanno terrorizzato, per diversi anni, molte nazioni del Sud America. Durante la leadership al ministero degli Interni di Luis Arce Gomez si contarono almeno 93 morti, 26 desaparecidos e oltre 4000 detenzioni politiche. “Fiore all’occhiello” del metodo di Arce-Gomez, come è stato unanimemente riconosciuto dagli storiografi, fu quello di servirsi dell’ex Nazista Klaus Barbie come consigliere politico. 

Sono 30mila invece i desaparecidos dell’Argentina. Fra loro proprio Andrés Bellizzi, che era originario di San Basile, in provincia di Cosenza. Quando si sono perse le sue tracce, il 19 aprile 1977, aveva 25 anni. Nei mesi successivi scomparvero altri due giovani originari sempre di San Basile: Hugo Alberto Scutari Bellizzi scomparso il 5 agosto 1977 a 28 anni e Francisco Gennaro Scutari Bellizzi scomparso il 18 ottobre 1978 a 29 anni.

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