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POTENZA – La notizia è finalmente arrivata. Proprio ieri la procura di Foggia ha tolto i sigilli alla tratta interessata da un deragliamento che risale a dicembre. E la notizia arriva ad un giorno di distanza dalla ennesima presa di posizione dell’assessore all’Ambiente e alle Infrastrutture Alddo Berlinguer, che per la terza volta ha tentato di «sollecitare» il dissequestro della tratta, fino ad oggi coperta con bus sostitutivi.

In ogni caso qualche settimana fa dalla procura era anche arrivato il via libera quantomeno al ripristino, tant’è che Trenitalia ha già quasi completato il suo lavoro. In pratica la linea è pienamente funzionante ma non si potrà utilizzare per un altro poco al fine di completare alcune riparazioni importanti. Ma finalmente finisce un calvario che non solo ha colpito i pendolari che quotidianamente hanno dovuto utilizzare i servizi sostitutivi ma soprattutto per l’area industriale di San Nicola di Melfi che di fatto è quella zona maggiormente colpita dal problema. La questione infatti riguardava anche la movimentazione delle merci quasi tutte spostate su rotaia. Dall’interruzione della linea in poi molte aziende hanno dovuto rivedere i loro piani adottando il metodo del trasporto su gomma e di conseguenza aumentando di gran lunga i costi di gestione. E in questa battaglia a febbraio era entrata anche la Rete Ferroviaria Italiana, che aveva tentato più volte di sollecitare la procura a togleire i sigilli dall’area.

Il fatto, lo ricordiamo, è accaduto il 2 dicembre 2014, quando a causa delle forti piogge una parte del terreno è franata causando il deragliamento di un treno regionale.

E dopo il nulla osta Berlinguer è ritornato sulla questione con un semplice ringraziamento. «Una notiza che – ha commentato l’assessore – accolgo con soddisfazione. Mi preme ringraziare a tal proposito la magistratura per l’immediata risposta e la Polizia Ferroviaria di Foggia che si è prodigata per consentire il ritorno alla normalità». ma ancora i treni non possono viaggiare sulla linea.

Il giorno previsto per la rimessa in moto è il 24 marzo, ovvero fra due giorni. Sull’area Rfi per rimettere a posto le cose ha dovuto metterci due milioni di euro. «Grazie alla sinergia tra la Procura della Repubblica di Foggia – si legge in un comunicato – l’assessorato alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Basilicata e la Polizia Ferroviaria, il 4 marzo Rete Ferroviaria Italiana ha potuto avviare i lavori, malgrado l’area fosse ancora sotto sequestro.

 In meno di due settimane dal nulla osta della Procura di Foggia, Rfi ha ripristinato l’infrastruttura e le condizioni di sicurezza per la ripresa della circolazione». Ma nella zona tra Ordona e Cervaro, che è l’area interessata al deragliamento, si viaggerà ancora per un po’ a velocità ridotta per consentire di sistemare definitivamente il passaggio.

 

v.panettieri@luedi.it

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