X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – «Nonostante l’esiguità delle risorse rispetto al fabbisogno complessivo – lo Stato ha speso quasi un miliardo e mezzo di euro nel corso degli ultimi dieci anni su questo fronte -, un quarto di esse ancora non è stato utilizzato o per carenza di progettazione o per difficoltà e carenze nell’utilizzo di queste risorse». In un Paese dove il dissesto idrogeologico è lampante, la denuncia del Ministro dell’ambiente Andrea Orlando appare una beffa. Orlando è intervenuto ad un convegno promosso dalla Provincia di Cosenza sul tema: “Dissesto idrogeologico: stato di attuazione dell’APQ tra il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare e la Regione Calabria del 25 novembre 2010 ed Emergenza Sibari”. 

Ed è qui che ha affrontato la tematica delicata anche per la nostra regione. «Per quanto riguarda la Calabria – ha spiegato Orlando – vorrei avere questa fotografia entro la fine del mese di luglio. Sulla valutazione dello stato dell’arte della situazione chiamerò anche il mio collega Del Rio e la rappresentanza dei Comuni, perchè mi sembra importante ascoltare, su un problema così delicato come quello che riguarda il dissesto idrogeologico, le due campane. Questo è il percorso che ho immaginato. Ringrazio il presidente della Provincia di Cosenza per le questioni che mi ha posto ed a cui nei prossimi giorni tenterò di dare le risposte che mi competono e mi auguro che si possa contribuire, tutti insieme, a sbloccare una situazione che, credo, sia il presupposto fondamentale per avere autorevolezza al fine di provare a costruire in questo Paese un piano e, aggiungo, un fondo per il dissesto idrogeologico». 
Più in generale, il giovane ministro ha sottolineato la questione dei fondi non spesi: «Si tratta ora di capire, attraverso un monitoraggio serio, regione per regione – ha detto – che cosa è successo e perchè in alcune realtà non hanno funzionato le strutture commissariali per quanto riguarda gli interventi sul versante del dissesto idrogeologico. Nel prossimo mese chiamerò tutte le regioni interessate al fenomeno del dissesto idrogeologico e, quindi, anche la Regione Calabria, per fare il punto su questo tema. Entro il mese di luglio ritornerò in Calabria ed entro quella data illustrerò alla filiera istituzionale di questa regione i risultati del percorso di ricognizione avviato per capire come dare un rinnovato impulso agli interventi da compiere. Vorrei essere nelle condizioni di dire, prima dell’inizio dell’autunno – ha concluso Orlando – che almeno abbiamo un quadro complessivo della situazione, una mappa di ciò che si è prodotto e di ciò che non si è prodotto. È importante avere una fotografia fedele e reale della situazione».
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE