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POTENZA – Verrà pubblicato oggi l’avviso per la cessione dei complessi aziendali della Congregazione ancelle della Divina provvidenza, dopo la ben nota storia che ha riguardato anche la struttura potentina.
Un passo importante per il Don Uva, che però non basterà a farne la salvezza, se la Regione non si farà carico di garantire gli impegni richiesti.

E’ quanto ha ribadito nei giorni scorsi il commissario straordinario, Bartolomeo Cozzoli, ascoltato nella commissione consiliare Sanità.

In particolare, il commissario ha chiesto alla Regione di definire le tariffe dei pazienti cd “dimissibili” a decorrere dal primo gennaio 2014, a seguito della  sottoscrizione di un  accordo transattivo tra Azienda sanitaria di Potenza e Don Uva relativo al contenzioso e al fatturato in essere al 31 dicembre 2013, riclassificare come R1 per i soli anni 2015 e 2016 il modulo Rsa anziani disabili (G4), incrementare la tariffa del Nucleo Alzheimer, trasformare gradualmente quaratasei posti letto afferenti i moduli di  Rsa Anziani disabili in moduli di lungodegenza; e, infine, introdurre un sistema di remunerazione per funzione a valere sul fatturato per prestazioni sanitarie.

Istanze che – ha sottolineato il Commissario – «mirano a migliorare la politica dei ricavi per assicurare la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Pertanto, diventa essenziale conoscere tempestivamente le determinazioni finali della Regione Basilicata, in ordine alle proposte sopracitate ed alle intese di massima raggiunte, al fine di dare forza al Programma di Cessione ed assicurare che lo stesso si concluda positivamente».

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