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«NON CI sono le condizioni di sicurezza per il rinnovo dell’autorizzazione». E’ il 2 febbraio del 2013 quando Francesco Negrone, presidente della Commissione tecnica dell’Asp (dipartimento prevenzione collettiva della salute umana), invia una comunicazione ufficiale al legale rappresentante del Don Uva, al dipartimento Salute della Regione Basilicata e al direttore sanitario dell’Asp. Nella nota si evidenzia che sono emerse «alcune criticità nella valutazione antisismica. In mancanza di questo requisito fondamentale, si richiede che la struttura non abbia le caratteristiche di sicurezza per il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio». E’ passato un anno, non risulta siano stati fatti lavori di adeguamento sismico alla struttura, eppure la “Divina provvidenza” continua la sua attività. E’ il caso di dirlo: non mettere mai limiti alla provvidenza.

ant. giac.

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