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SELLIA MARINA (Catanzaro) – Ci sono voluti oltre venti anni, tra provvedimenti giudiziari, passaggi burocratici fino alla confisca definitiva, finanziamenti e lavori, ma alla fine un palazzone di quattro piani è diventato il simbolo della legalità a Sellia Marina. Si tratta di un immobile sequestrato negli anni Novanta alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Un immobile composto da piano terra più altri tre piani, a pochi metri dalla statale 106, nel centro del territorio selliese. Dopo l’impegno dell’Amministrazione comunale di Sellia Marina, guidata dal sindaco Giuseppe Amelio, lo stabile ospiterà la postazione del servizio di emergenza 118, la guardia medica, un punto prelievo dell’Asp e, in prospettiva, altri servizi sanitari.
La consegna ufficiale, dal Comune all’Asp, è avvenuta stamani alla presenza del sindaco, Giuseppe Amelio, dei rappresentanti dell’Asp, Antonio Montuoro e Francesco Francavilla, del comandante della locale stazione dell’Arma, Giuseppe Romeo. Pochi, significativi passaggi, per suggellare un momento che ha il sapore del riscatto e del ritorno alla legalità. Lo stabile era stato sequestrato a Francesco Arena, esponente del clan crotonese, negli anni Novanta. Nel 2000 la consegna ufficiale all’ente comunale che, a quel punto, ha iniziato ad avviare iniziative e progetti. Fino al 2005 quando, grazie a un bando della Regione Calabria per i beni confiscati, l’ente ha potuto ottenere un finanziamento di 500 mila euro. Soldi che hanno permesso di avviare i lavori, nel 2010, e completare un immobile che adesso è fornito di tutte le necessarie attenzioni per diventare un punto di riferimento per tutto il comprensorio. La struttura è dotata di ascensore, stanze con aria condizionata e bagni autonomi, attrezzature di sicurezza come le porte tagliafuoco. Due gli obiettivi raggiunti per la collettività: il potenziamento dei servizi territoriali e un risparmio per le casse dell’Asp. Questo perché l’immobile ospiterà la postazione del 118 e della guardia medica di Sellia Marina, prima in fitto in strutture private. Quindi, l’idea di ampliare i servizi con un punto prelievo dell’Asp che potrà fornire servizi a tutta la zona. Ma il sindaco Amelio punta a utilizzare l’intero stabile: «Come amministrazione – ha detto – confidiamo che la gamma dei servizi medici e sanitari possa essere ampliata con altri laboratori e strutture specialistiche, soprattutto destinate alle fasce più deboli».
Una ipotesi raccolta favorevolmente dall’Asp, considerato che Montuoro, componente dello staff del direttore generale Gerardo Mancuso, ha sottolineato come «l’esigenza dell’Asp, su precisa indicazione del direttore Mancuso, sia quella di implementare la medicina territoriale, considerato che con questa iniziativa abbiamo potuto ottenere un buon risparmio grazie alla dimissione di due affitti che gravavano sui nostri bilanci». Il primo cittadino e il direttore generale dell’Asp hanno sottoscritto un’apposita convenzione, con la quale l’immobile è stato consegnato all’Azienda sanitaria che in pochi giorni completerà le opere di arredamento e di sistemazione. «Abbiamo pensato ad un impiego per fini sanitari – ha sostenuto Amelio – tenendo conto della crescita esponenziale della nostra cittadina, che ha superato i sette mila abitanti e, in estate, tocca punte di 25 mila presenze. Per questo vogliamo aumentare i presidi sanitari offrendo servizi per tutto il comprensorio».

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