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CROTONE – Ha retto solo fino a Pasquetta la tregua tra Sorical e Soakro nella guerra. A pagare, come al solito, solo soprattutto i cittadini, che ieri si sono ritrovati, nuovamente, con una riduzione della portata dell’acqua, con disagi in gran parte della città. Da fonti comunali, la riduzione non è stata ingente come la volta precedente, ma i disagi si sono fatti sentire e lo faranno ancora oggi. Il problema è sempre lo stesso: Soakro non paga i debiti e Sorical chiude i rubinetti. 

«Sorical ci ha chiesto di avere quasi due milioni di euro subito – dice Francesco Sulla, direttore di Soakro – cifra di cui non disponiamo. In prefettura – continua il dirigente – cui eravamo accordati di versare una somma di 120 mila euro mensile, ma poi, poco prima di Pasqua, ci è arrivata l’ingiunzione della società regionale, a cui non possiamo far fronte. Per tutta risposta – prosegue Sulla – ha ridotto la portata dell’erogazione e noi abbiamo subito effettuato le manovre per ridurre al massimo i disagi, che, però, vista anche la conformazione territoriale, non si possono certo evitare».   

Un contenzioso che si trascina da tempo e che, lo scorso mese di gennaio, era finito sul tavolo del prefetto di Crotone che sembrava avesse trovato una mediazione (LEGGI L’ARTICOLO CON TUTTA LA RICOSTRUZIONE); tre mesi dopo, però, lo scontro è ripreso e i cittadini ne pagano le conseguenze.

Sulla, davanti alla nuova riduzione, ricorda che «per risolvere la situazione, occorre un intervento della Regione, che deve metter mano alla riorganizzazione del settore, perchè noi della Soakro continuamo a pagare l’acqua più di quanto la facciamo pagare ai cittadini. Una situazione, questa, economicamente insostenibile». 

In effetti, l’acqua viene acquistata da Sorical a 0,35 centesimi al metri cubo, mentre viene data ai cittadini a 0,27 centesimi. Il maggior costo è da attribuire al costo d’energia utilizzato perchè Soakro viene approvvigionata tramite pompaggio. «Inoltre – aggiunge Sulla – noi non possiamo pagare il 100% dell’acqua che ci viene fornita, considerato che le perdite arrivano a incidere fino al 60% rispetto a quella che utilizziamo. Noi – conclude – siamo solo distributori e le reti non sono nostre». Chiede, infine. un tavolo tecnico con la Regione per far fronte alla situazione. 

Per affrontare la nuova emergenza, il sindaco Peppino Vallone ha emesso, oggi, un’ordinanza contingibile ed urgente con la quale chiede a Sorical di ripristinare il servizio in maniera regolare.   

Per giovedì, intanto, è stata fissata una conferenza dei sindaci della provincia, con all’ordine del giorno solo la questione Soakro e la gestione del servizio idrico. «Lo stesso giorno – dice Francesco gatto della Filctem Cgil – siamo stati convocati dall’azienda. Se non vedremo fatti concreti – ha aggiunto – non revocheremo lo sciopero che abbiamo proclamato per il prossimo 15 aprile, giorno in cui andremo a protestare anche davanti alla giunta regionale». Anche a suo dire, chi puà risolvere la questione del servizio idrico «è solo la Regione, che deve mettere mano al sistema, per riorganizzarlo». Almeno su questo vertici della Soakro e sindacati hanno una visione univoca.

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