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INCIDERE sul problema delle eccedenze alimentari con azioni mirate. Se ne è discusso ieri, al teatro Stabile, nell’ambito del convegno intitolato “Obiettivo povertà zero”, organizzato dall’associazione ‘Prima Persona’. “Vogliamo mettere sotto la lente d’ingrandimento -ha spiegato il presidente Giovanni Loponte- due aspetti: la problematica alimentare e le sue eccedenze che possono diventare risorsa”. Nel corso della serata si è cercato di trovare soluzioni analizzando esperienze compiute in altre realtà italiane. “Il quadro della povertà alimentare a Potenza -ha dichiarato il sindaco Dario De Luca- è più grave di quanto si pensi”.Circa 4000 sarebbero, infatti, i potentini bisognosi d’aiuto alimentare. “Dobbiamo -ha sottolineato l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Nicola Stigliani- mettere a disposizione strumenti normativi e tecnologici adeguati a garantire un lavoro proficuo ad associazioni quali Caritas, Io Potentino e Madre Teresa, da sempre impegnate in campagne alimentari importanti”.Per strumenti tecnologici s’intende l’implemento di un software già esistente, ideato dall’associazione ‘Io Potentino’ che, sullo stampo di quanto fatto a Trento da ‘BringTheFood’, applicazione lanciata da Adolfo Villafiorita, intende mettere in rete associazioni di settore ed utenti finali per garantire la tracciabilità degli aiuti. Grazie a quest’applicazione, ha spiegato Villafiorita, “da novembre 2014 ad oggi sono state distribuite 250 tonnellate di cibo a 16 mila persone”. “Si tratta -ha spiegato Francesco Romagnano di ‘Io Potentino’- di vere e proprie collette sociali tracciate”. Fino ad ora sono state sviluppate a Potenza 5 campagne, raggiungendo 700 donazioni grazie alle quali si sono raccolte 2 tonnellate di cibo. “Fare rete -ha concluso Romagnano- vuol dire riuscire ad aumentare questi numeri e raggiungere magari ogni cittadino bisognoso”. Per fare ciò, è emerso, occorre uno strumento normativo grazie al quale la Regione, al fine di tutelare le fasce deboli, promuova l’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non a favore delle persone in stato di povertà o disagio. La proposta di legge è stata presentata dal consigliere regionale Mario Polese e prevede la “concessione di contributi economici ai soggetti interessati per lo svolgimento dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e il finanziamento, attraverso risorse comunitarie, di progetti formativi”.

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