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COSENZA – In Calabria scoppia l’allarme pedofilia. A lanciare un appello direttamente al presidente della giunta regionale Mario Oliverio è l’associazione Peter Pan, che vuole portare alla luce «il grido di dolore di bambini invisibili di serbi, albanesi e romeni. Bambine di età compresa tra gli 11 e i 14 anni che vengono sfruttate sessualmente spesso dai loro genitori come è stato confermato recentemente da un’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, nel silenzio delle connivenze”.

La denuncia è firmata dalla psichiatra Donatella Marazziti e dal presidente della Peter Pan, Mario Campanella, i quali tracciano anche la geografia delle città calabresi più colpite da questo fenomeno: «Sono Cosenza, Lamezia Terme e Reggio Calabria. Qui la presenza di fenomeni migratori ha reso statica e ghettizzante la stanzialità di gruppi rom. Una situazione che favorisce questo mercimonio senza limiti, che non interessa evidentemente alle istituzioni. Oliverio ovviamente non può avere responsabilità essendosi appena insediato – continua la nota- ma a lui chiediamo di porre un accento su questo dramma che vede coinvolte le istituzioni locali e gruppi di immigrati ufficialmente cittadini europei che vendono le figlie a squallidi pedofili per 10, 15 euro».

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