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Incontro ieri sera a Palazzo Alemanni al quale hanno preso posto il governatore Giuseppe Scopelliti, il commissario delegato per l’emergenza ambientale, Graziano Melandri, il direttore generale dell’assessorato alle Politiche ambientali, Bruno Gualtieri e i tecnici dell’Ufficio del commissario, per discutere delle prossime iniziative da mettere in campo nel brevissimo termine per superare la crisi di un sistema che, in queste settimane, ha mostrato tutte le sue falle. Nessuna indiscrezione è trapelata sulle decisioni prese nel corso del vertice che si spera possa essere risolutivo. Sempre ieri l’Ufficio del commissario ha dettato una serie di ordinanze che cercano di fare ordine in un quadro che resta critico in diverse zone della regione. Da oggi, i Comuni del Cosentino conferiranno i loro rifiuti, per una durata di dieci giorni, nella discarica di San Giovanni in Fiore per alleggerire il peso sull’impianto di Pianopoli. Per quanto riguarda Lamezia Terme, invece, i tecnici dell’Ufficio del commissario – in collaborazione con quelli della società Daneco – hanno individuato un sistema di integrazione di conferimento che consente di elevare la capacità di conferimento dell’impianto dalle attuali 360 tonnellate al giorno a 520. In questo modo, si dovrebbe riuscire a far fronte alle esigenze della provincia di Vibo Valentia e dei centri del comprensorio Lametino.
Nelle intenzioni del commissario, queste misure permetteranno di rendere più agevoli e veloci le operazioni di conferimento nella discarica di Pianopoli, dove proseguiranno a smaltire gli altri centri, in particolare del catanzarese. Le ordinanze di ieri, infatti, hanno rimodulato il piano di conferimento, dirottando su Pianopoli sia i Comuni del basso soveratese (Isca sullo Ionio, Sant’Andrea Apostolo ecc) sia i Comuni di Andali, Belcastro, Botricello, Cropani, Marcedusa e Petronà, che erano stati inviati nel sito di Crotone e che ora sono stati autorizzati a conferire nel centro del Lametino fino al 5 settembre. Decisione, questa, che crea malumore in molti sindaci, alle prese con paesi invasi dalla spazzatura, lunghi viaggi fino a Pianopoli e continue proteste dei cittadini. Resta da valutare, inoltre, la situazione dell’impianto di Alli, che dal 12 agosto funziona a “mezzo servizio”, con rallentamenti nel conferimento che causano lunghe code per gli autocompattatori e ritardi nel servizio di raccolta che si ripercuotono su tutto l’hinterland. Secondo l’Ufficio del commissario «è stato assicurato il funzionamento dell’impianto, al servizio del comune capoluogo e di altri centri della provincia, essendo stato prorogato il servizio di trasporto degli scarti a Pianopoli». Attualmente, infatti, la spazzatura proveniente dal comprensorio viene sversata nella discarica catanzarese e gli scarti vengono poi trasferiti, a spese dell’Ufficio del commissario, nel sito del Lametino, dove avvengono le ulteriori operazioni di lavorazione. Da oggi, gli autocompattatori provenienti da Catanzaro avranno una corsia “preferenziale” per scaricare ad Alli, dove conferiranno anche i comuni dello stretto comprensorio.

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