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PISTICCI – Ci sono voluti due giorni di riunioni all’Osservatorio regionale dei rifiuti, per trovare la soluzione temporanea all’ennesima emergenza rifiuti nel Materano.

Ieri, infatti, il presidente della Provincia, Francesco De Giacomo, ha emesso un’altra ordinanza che disciplinerà i flussi dei rifiuti per i prossimi trenta giorni. Da oggi, i comuni di Bernalda, Scanzano e Nova Siri conferiranno nella discarica potentina di Sant’Arcangelo, per una quantità massima di 25 tonnellate al giorno; gli altri comuni del Materano, eccetto Policoro e Matera, torneranno nell’impianto “La Recisa” di Pisticci, con un quantitativo massimo di 60-65 tonnellate al giorno, che la discarica può ancora sostenere. «Il capoluogo -ha spiegato De Giacomo al Quotidiano- conferisce già da qualche tempo il “talquale” nel suo impianto a La Martella, e speriamo che prima della prossima ordinanza siano operative le discariche di Tricarico e Colobraro, mentre probabilmente entro la primavera diversi comuni potrebbero essere già partiti con la differenziata e lo smaltimento presso ditte esterne, come fa Policoro da mesi con ottimi risultati. In questo modo, tutto il sistema ne gioverà, sgravando le discariche, ferma restando l’esigenza da me sottolineata durante l’Osservatorio, di realizzare nel Materano un impianto di compostaggio. Ovviamente, per oggi, ho avvisato i vari comuni che non si dovranno concentrare tutti nelle stesse giornate, ma dilazionare in modo virtuoso gli accumuli, per evitare di paralizzare Pisticci e Sant’Arcangelo; quest’ultima discarica del Potentino sarà comunque destinataria di una piccola percentuale, per evitare il sovraccarico». E’ stata, così, superata l’ennesima emergenza sotto Natale, ma il problema dei rifiuti resta quantomai impellente, soprattutto in assenza di una virtuosa raccolta differenziata.

Sulla questione è intervenuto anche il “Coordinamento comitati di Possibile” di Matera, secondo cui: «Da anni si parla di infrastrutturazione del sistema di raccolta differenziata e valorizzazione dei materiali recuperati. Intese istituzionali rimaste nei cassetti, presso il dipartimento regionale, slide di promozione “Rifiuti zero”; proposte innovative sottovalutate e lasciate a dormire e ora  la nuda e cruda realtà e’ che una piccola provincia, in assenza dei soliti buchi ( discariche) va in crisi. Poteva e doveva essere una provincia di eccellenza anche nel campo della raccolta e valorizzazione dei rifiuti, ma così non sarà mai perché non si vuole agire ma continuare a sfornare semplicemente ordinanze d’urgenza.

Gli errori del passato si pagano caro e i tanti silenzi di circostanza rispetto alla mancanza di un vero sistema regionale di raccolta differenziata fa i conti con la necessità di trovare soluzione alla allocazione talquale dei rifiuti. Ormai siamo ai titoli di coda o si prende il toro per le corna o da qui a Natale ne vedremo delle belle. Il vaso di pandora è scoperchiato perché la disponibilità ed il peso che si sono messi sulle spalle, per 12 mesi, gli amministratori di Pisticci non è più sostenibile».

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