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DALL’INIZIO del 2012 il comando provinciale della Guardia di finanza ha scoperto e denunciato oltre sessanta persone che percepivano indebitamente prestazioni, pensioni o assegni attingendo alle casse dello Stato. Nello specifico sono trentaquattro gli italiani residenti all’estero denunciati dalle fiamme gialle vibonesi per aver percepito indebitamente l’assegno sociale di povertà. Le persone coinvolte, che sono una prima tranche di controlli sui falsi poveri programmati dall’inizio dell’anno, hanno incassato indebitamente oltre 850 mila euro, per i quali è stata immediatamente revocata l’erogazione dei benefici da parte dell’ente previdenziale e sono state attivate le procedure di recupero. L’attività condotta dal reparti territoriali della Gdf  consentirà all’Inps di risparmiare ogni anno altri 200 mila euro.

Il Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, in collaborazione con l’Inps, ha esaminato oltre 170mila prestazioni erogate dall’istituto, individuando centinaia di posizioni che necessitavano di approfondimenti e che sono stati segnalati ai competenti comandi provinciali del corpo, tra i quali proprio quello di Vibo Valentia. Tra questi i trentaquattro cittadini originari della provincia vibonese iscritti all’Anagrafe dei residenti all’estero (Aire) ma che continuavano a percepire l’assegno sociale pur non avendone diritto; insieme ad essi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, in concorso, anche le persone delegate alla riscossione delle somme per loro conto e che sono stati denunciati per i reati indebite percezione di erogazioni pubbliche e truffa a danno del bilancio dello Stato.

Parallelamente le fiamme gialle vibonesi proseguono l’azione di controllo economico del territorio finalizzato alla ricerca di falsi invalidi e falsi poveri nonché a riscontrare i requisiti per accedere all’esenzione dai ticket sanitari, in sinergia con la locale Azienda sanitaria provinciale. Queste indagini proseguono contestualmente alle massicce attività di polizia  tributaria ed economica condotte sul territorio che hanno già accertato come, indicativamente, cinquanta esercizi commerciali su ottantacinque non emettono scontrino o fattura fiscale. Vivo compiacimento per l’azione della Gdf è stata espresso dal prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari.

 

 

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