X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CROTONE – I militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Crotone hanno segnalato alla Procura regionale della Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale di 13 milioni di euro, conseguente all’indebita percezione di finanziamenti a carico del bilancio nazionale e della Regione Calabria. Si tratta dell’atto conclusivo dell’attività investigativa compiuta dalle Fiamme gialle nell’ambito della operazione ‘Energopoli’, che ha riguardato la mancata realizzazione dell’accordo di programma stipulato tra il Ministero delle Attività produttive (oggi Ministero per lo Sviluppo Economico) ed il consorzio Eurosviluppo per la realizzazione di un “piano di insediamento industriale in filiera energetica” nel comune di Scandale. 

L’accordo di programma prevedeva la realizzazione di investimenti di carattere industriale con una spesa di circa 134 milioni di euro, a fronte dei quali il finanziamento pubblico previsto a carico dello Stato e della Regione ammontava a 72,3 milioni di euro complessivi. Grazie a questa iniziativa si sarebbero dovuti creare almeno 240 nuovi posti di lavoro impegnando numerose maestranze nella costruzione delle opere strutturali. Gli approfondimenti operativi dei finanzieri hanno fatto emergere una realtà diversa, ossia la mancata realizzazione dell’investimento, dovuta oltre che a ritardi e delocalizzazioni di alcune iniziative, anche e soprattutto alle condotte fraudolente poste in essere dall’amministratore della società Eurosviluppo Industriale, secondo gli investigatori ideatore e promotore di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e reati fallimentari.

Nel marzo del 2013, il Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini, Luisiana Di Vittorio, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 12 persone, ai quali, oltre all’ipotesi associativa, sono stati contestati, a vario titolo, i reati di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento della società Eurosviluppo Industriale, del Consorzio Eurosviluppo e della società Ali. Bio Srl, truffa aggravata, riciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita. La situazione di insolvenza delle società, di fatto svuotate delle risorse finanziarie trasferite all’estero su conti di altre società riconducibili al “dominus” della truffa, ha inciso negativamente sulle iniziative di recupero dei finanziamenti conseguenti alla revoca degli stessi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, creditore della cifra di 13.100.000 Euro, comprensiva di interessi di mora ed altri oneri.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE