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CATANZARO – A Catanzaro usano toni entusiastici, con il sindaco che esulta per i risultati «immediati e importanti» arrivati in seguito al blitz alla discarica di Alli effettuato ieri da Sergio Abramo. Il primo cittadino ha incontrato stamattina il commissario delegato all’emergenza ambientale, Vincenzo Speranza, ottenendo l’ordinanza immediata che blocca il conferimento dei rifiuti da parte di trenta Comuni della provincia di Cosenza. «In questo modo – recita con soddisfazione un comunicato – il capoluogo avrà una corsia ancora più privilegiata per il conferimento dei rifiuti nella discarica situata alle porte della città, in modo da ridurre ed eliminare al più presto le emergenze createsi in alcune zone del territorio». 

Sono le dichiarazioni che scatenano una guerra tra poveri per i rifiuti. Secondo Abramo, infatti, la priorità è quella di «rendere autonome, per capacità di raccolta e conferimento, ogni area del territorio»: «Il sistema va ciclicamente in tilt – ha affermato – perchè i rifiuti della provincia di Cosenza, nel cui territorio non esistono discariche attive, vengono spediti negli impianti delle altre province. Si creano così quei problemi di sovraccarico e intasamento che devono essere risolti al più presto. È necessario che la Regione metta il massimo impegno per dotare il territoriocosentino di un sito di conferimento. Solo in questo modo si potrà garantire la piena autonomia gestionale a tutti i territori della Calabria». 

Nel frattempo, però, l’iniziativa portata avanti su Alli rischia di generare il caos in metà della regione. Anche perché, in attesa che si sblocchi la situazione della discarica di Pianopoli, in seguito allo stanziamento dei fondi del Ministero, la situazione sta diventando pericolosa anche nell’altro sito di conferimento, tanto da far dichiarare al sindaco di Lamezia, Gianni Speranza: «Sono molto preoccupato della situazione dei nostri rifiuti urbani. Ci sono problemi come al solito nella discarica di Pianopoli e i nostri camion sono in fila da giorni; quindi non possono raccogliere tempestivamente. Ho scritto venerdì al commissario, adesso parlo con il Prefetto. La situazione sia a Lamezia che negli altri comuni può scoppiare con il rischio di un’emergenza sanitaria». E a questo punto, i camion provenienti dalla provincia di Cosenza restano bloccati. Tra i comuni interessati ci sono Rogliano, Mangone, S.Stefano di Rogliano, Paterno Calabro, Marzi, Parenti, Piane Crati, Figline Vegliaturo, Cellara, Aprigliano: lunedì i rispettivi sindaci avevano lanciato l’allarme. Ventiquattro ore dopo la loro situazione sembra, se possibile, ancora peggiore.

Redazione web

 

 

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