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CATANZARO – Sale a cinque il numero delle volte in cui è finito in arresto con l’accusa di evasione Aldo Canino, catanzarese di 23 anni, residente a Stalettì, la penultima delle quali risale ad un mese fa. Ieri i carabinieri hanno nuovamente fermato il giovane, che si trovava per strada, a bordo di un Fiat Doblò, nonostante il provvedimento di arresti domiciliari cui era sottoposto. I militari hanno visto e riconosciuto Canino a bordo del mezzo, incrociandolo in strada all’altezza di Stalettì mentre viaggiava in direzione di Catanzaro. Ne è nato un rocambolesco inseguimento al termine del quale Canino, che ha detto di accusare un malore, è stato condotto in Ospedale, a Soverato, dove i medici hanno però escluso qualsivoglia problema, e così il 23enne è stato arrestato in flagranza, in attesa del giudizio direttissimo fissato per questo pomeriggio. L’ultimo giudizio per evasione a carico di Canino era iniziato esattamente un mese fa, il 5 marzo, quando il tribunale, aveva convalidato l’arresto rimandando poi Canino ai domiciliari, come richiesto dal difensore, l’avvocato Eugenio Perrone – questo giudizio proseguirà il prossimo 4 giugno -. Ma Canino era comparso in aula anche un mese prima, il 4 febbraio, per un precedente arresto per evasione. Anche in quel caso il tribunale monocratico, cui il pubblico ministero aveva chiesto la custodia in carcere, aveva invece concesso al giovane la misura meno affittiva dei domiciliari, come richiesto da difensore. Il giovane imputato si trovava ristretto in casa per un procedimento a suo carico, nel quale era imputato di spaccio di cocaina e hashish, che il 22 gennaio scorso si è concluso con una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 11.555 euro di multa. Nelle more di quel procedimento, però, Canino è stato trovato fuori dalla sua abitazione in più occasioni, tre delle quali avvenute nei tre mesi appena trascorsi. Ieri la quinta evasione.

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