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COSENZA – In otto dovranno restituire i diplomi ma soprattutto tutti gli stipendi percepiti a partire dal 29 settembre del 2000. Una vera e propria mazzata, con la sentenza che ha interessato (senza però la confisca dei beni) altri diciotto imputati che ieri il tribunale di Cosenza, prima sezione penale, ha condannato con l’accusa di falso e truffa. Si tratta di infermieri, i cui titoli sono stati ritenuti falsi. A tutti e 26 sono state inflitte pene comprese tra i 5 mesi e l’anno e 11 mesi di reclusione. 

L’operazione di riferimento è quella denominata “Gutenberg”. Risale al dicembre del 2008 e fu eseguita dai carabinieri del Nas di Napoli e del comando provinciale di Cosenza. Si venne a capo di un giro di titoli falsi esibiti da aspiranti infermieri all’atto dell’assunzione presso ospedali e cliniche di Cosenza e provincia (e in particolare dell’Alto Tirreno cosentino). 

Originariamente furono indagate 70 persone. In 26 furono poi prosciolte dal gup, che ne rinviò a giudizio 44. Erano state accusate di aver illecitamente esercitato la professione nelle cliniche e negli ospedali del Cosentino. Al momento dell’assunzione, cioè, avrebbero appunto presentato falsi diplomi di infermiere professionale. Avrebbero quindi assistito pazienti, e percepito i relativi stipendi, senza averne i titoli. A tal proposito sarebbero in tutto 20 milioni di euro le somme che gli indagati avrebbero indebitamente percepito e che parte di loro (a seguito della sentenza di ieri) dovranno restituire. 

Come mente dell’intero raggiro era stato indicato Damiano Taraso, 57 anni di Belvedere Marittimo, capo sala di una nota clinica di Belvedere, ieri però assolto insieme ad altre 17 persone. Era destinatario della richiesta di pena più severa (5 anni senza il riconoscimento delle attenuanti generiche). L’accusa lo indicava infatti come “il vero fabbricatore di diplomi di infermiere professionale”. Ipotesi che non ha retto dinanzi ai giudici, che depositeranno la loro sentenza entro 90 giorni. I diplomi ritenuti fasulli saranno confiscati e distrutti.

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