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REGGIO CALABRIA – Sono stati fermati quali indiziati di delitto i tre presunti scafisti individuati dopo lo sbarco di migranti avvenuto in Calabria nei giorni scorsi (LEGGI LA NOTIZIA). La Direzione distrettuale antimafia ha emesso il provvedimento a carico di tre ucraini. Secondo gli inquirenti hanno trasportato 45 migranti di nazionalità pakistana, afgana e siriana a bordo di una barca a vela di dodici metri. 

 
 
L’imbarcazione era stata avvistata al largo di Capo Spartivento dal Reparto aeronavale della Guardia di finanza, le successive indagini avevano consentito di fermare i tre sospetti e la polizia ha svolto gli accertamenti necessari per giungere al loro fermo. 

L’attività investigativa ha consentito di scoprire, con la collaborazione del commissariato di Palmi, che la stessa imbarcazione a vela era stata già utilizzata nel mese di ottobre dello scorso anno per trasportare altri 46 migranti sulle coste di Seminara, nel reggino. Uno dei tre scafisti è stati riconosciuto come personaggio già coinvolto anche nel precedente episodio. A tutti i tre è stato contestato il delitto di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un utile contributo informativo è stato fornito inoltre dalla squadra mobile di Reggio Calabria, dalla capitaneria di porto di Gioia Tauro e dalla compagnia della guardia di finanza di Palmi. L’imbarcazione utilizzata è stata posta sotto sequestro.
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