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CATANZARO – Sono state avviate le procedure di licenziamento per i dipendenti della Fondazione Campanella di Catanzaro. Il verbale è stato sottoscritto nel corso di una riunione che si è svolta a Reggio Calabria, nella sede del Dipartimento lavoro della Regione Calabria, alla presenza del presidente della Fondazione, Paolo Falzea, e del direttore generale, Mario Martina, mentre per le organizzazioni sindacali erano presenti Bruno Talarico per la Fp Cgil e Antonio Cristofaro per la Fp Cisl. La procedura riguarda complessivamente 245 lavoratori.

La Fondazione ha evidenziato di non avere «alcun titolo giuridicamente rilevante da utilizzare nei confronti dei creditori affinché sospendano le procedure esecutive in atto», aggiungendo che è stata fissata per il 31 marzo, da parte del tribunale di Catanzaro, la nomina del commissario liquidatore, mentre la Regione Calabria «non ha rimosso le condizioni che hanno determimnato il provvedimento prefettizio di estinzione della fondazione» stessa (LEGGI IL DECRETO).

Contro i licenziamenti si sono schierate le organizzazioni sindacali che hanno deciso di “non aderire alla procedura di licenziamento collettivo, contestandola «sia in fatto che in diritto». Cgil e Cisl, inoltre, hanno invitato «la Fondazione a farsi parte attiva per un eventuale incontro con i soci fondatori finalizzato a trovare una più corretta soluzione ed alternativa ai licenziamenti». I sindacati, infine, si sono riservati «ogni utile azione, anche in sede giudiziaria, a tutela dei lavoratori».

Le attività del polo oncologico e di ogni reparto relativo alla Fondazione sono state sospese lo scorso 2 marzo, dal momento che non si era più in grado, secondo il presidente Falzea, di procedere con le cure sanitarie per i pazienti per la mancanza di medicinali e attrezzature varie (LEGGI).

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