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UN inseguimento vero e proprio. Tra sirene spiegate, lampeggianti,  corse contro mano e  posti di blocco. Poi, alla fine l’arresto di   Nino Bevilacqua, Antonio Berlingieri e Giovanni Passalacqua   con l’accusa di tentato omicidio plurimo.

 

Serata non proprio tranquilla quella trascorsa nella periferia del capoluogo  dove la lancia Y con i giovani a bordo ha fatto di tutto per sfuggire ai posti di blocco della Polizia, a tal punto che l’auto anziché fermarsi davanti alla volante, al centro della carreggiata, avrebbe continuato la sua folle corsa,   non mostrando alcuna intenzione di fermarsi, anche davanti al poliziotto sceso dall’auto di servizio con tanto di paletta in mano.

 

  Fuga e inseguimento sono continuate   fino al quartiere Campanella  dove sempre contromano i fuggiaschi si  sono diretti  in una stradina sterrata tra le abitazioni del quartiere, sempre tallonati dalle auto della polizia. Imboccata una strada senza uscita e nell’impossibilità di proseguire la marcia, i giovani hanno lasciato l’auto  proseguendo  la fuga a piedi  incuranti dell’intimazione “fermi polizia” .Dopo avere scavalcato diversi cancelli, muretti e rovi, hanno anche tentato di nascondersi tra gli  arbusti posti a ridosso di una scuola elementare. Alla fine sono stati raggiunti dai poliziotti:  i tre arrestati  bloccati mentre un quarto giovane è riuscito a far  perdere  le proprie tracce, favorito dal buio della notte e dalla vegetazione.

 

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