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POTENZA – I Fratelli d’Italia del Comune di Potenza, Galella e Petrullo, non ci stanno e replicano con durezza alle “rivelazioni” del sindaco di Potenza Dario De Luca. Il primo cittadino potentino avvicinato dal giornalista del Quotidiano, Eugenio Furia, venerdì sera, aveva parlato di sms ricevuti da esponenti del partito di Gianni Rosa e Giorgia Meloni che lo invitavano a non chiudere accordi con il Pd ma di allearsi solo con i pittelliani e i consiglieri comunali dell’area guidata da Roberto Falotico.
Nessun dettaglio da parte del sindaco a Furia sul mittente del sms. Ma tanto è bastato per far agitare gli esponenti di Fratelli d’Italia che parlano di strumentalizzazioni da parte del sindaco.
In particolare il consigliere comunale Alessandro Galella replica e precisa: «Ci spiace per il sindaco ma la posizione dei Fratelli d’Italia  è chiara e unica per tutto il partito in quanto stata presa in una assemblea cittadina dei nostri tesserati. Lo ribadiamo qualora ci fosse ancora qualcuno che non ha inteso: i Fratelli d’Italia non faranno parte di nessuna giunta con assessori di centrosinistra. Questa posizione è stata esposta, come si conviene tra alleati, dapprima al sindaco, già mesi fa, poi è stata resa pubblica dal partito e ufficializzata nell’ultimo Consiglio comunale da entrambi i consiglieri del partito. Dario De Luca che oramai da troppo tempo è completamente immerso nella confusione politica non riesce a comprendere che invece il partito di Fratelli d’Italia – An ha le idee chiarissime».
Da qui poi l’affondo di Galella: «Purtroppo siamo delusi dall’atteggiamento di una persona, in cui siamo stati i primi a credere, che dice di ispirarsi a valori cattolici e poi utilizza mezzi di così basso profilo per provare a creare confusione in uno dei pochi partiti che, invece, da sempre, ha mostrato di avere le idee chiare. Evidentemente questa posizione chiara e lineare del partito, che sento profondamente mia, nuoce al sindaco, oramai allo sbando, che si barcamena tra mille contraddizioni fino a spingersi a giustificare l’abbandono dei principi e dei valori espressi in campagna elettorale con “il bene della Città”».
Galella quindi conclude ancora più netto: «È inutile sottolineare che se ciascuno di noi dovesse basarsi su sms privati, nessuno ne uscirebbe illibato. Nessuno! Se questi messaggi ci sono stati, dunque, letti nel contesto in cui sono stati inviati, siamo certi che rappresentano un mero scambio di idee personali. Noi non abbiamo dimenticato chi ci ha votato e perché ci ha votato. Capiamo che non tutti hanno la fortuna e la forza di rimanere coerenti ma non permetteremo di certo a qualcuno di utilizzare metodi meschini per tentare di buttare fumo negli occhi ed evitare di dare spiegazioni alla cittadinanza sulle promesse fatte neanche un anno fa e già tradite».
E se non bastasse interviene anche il portavoce di FdI – An della città di Potenza, Luciano Petrullo: «Il sindaco De Luca, deluso dall’ennesima non mantenuta promessa del Pd, probabilmente contrariato anche per aver ingenuamente creduto nell’affidabilità di chi prometteva, in nome di una autorevolezza evidentemente solo auto referenziata, ha pensato bene di provare a picconare Fratelli d’Italia che rimane l’unica forza politica che ha avuto comportamenti leali e soprattutto chiari fin dal primo giorno. La nostra posizione è coerente con le decisioni adottate in sede assembleare così come rese pubbliche, fra l’altro, in sede consiliare in occasione del voto sul riequilibrio di bilancio, e cioè mai un governo di chi è responsabile dell’attuale sfascio economico».
Petrullo quindi interviene anche sulla vicenda dell’sms: «Eventuali discussioni interpersonali, fra l’altro tradotte parzialmente e maliziosamente e rese pubbliche con fini destabilizzanti e probabilmente anche in maniera poco corretta, non hanno la capacità di modificare posizioni chiare e ribadite più volte ufficialmente da Fratelli d’Italia. La politica ci aveva abituato a manovre più o meno corrette di delegittimazione dell’avversario, non dell’alleato. Evidentemente FdI  da alleato sostenitore è diventato, senza che gli sia stato comunicato, l’avversario di un Sindaco che comincia a intravedere il proprio fallimento tattico e strategico e la parola “end” sulle sue personali ambizioni».

sal.san.

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