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GROTTOLE – Un botto fortissimo, poi il brulicare di quattro persone incappucciate, quindi in dieci minuti la sgommata di un’Audi A6 station wagon grigia, sfrecciata in direzione nord, verso la Puglia. Questo il brusco risveglio, all’alba di ieri, dei cittadini di via Nazionale a Grottole, che si sono praticamente visti sventrare l’unico ufficio postale del piccolo centro, con tanto di cassa del Bancoposta annientata.
Ci avevano già provato ad agosto, quando l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri in servizio di perlustrazione, ha “guastato loro la festa”. Nella prima occasione avevano fatto giusto in tempo a danneggiare l’erogatore delle banconote, ficcandoci dentro un candelotto molto simile a quello dei grossi fuochi d’artificio professionali; probabilmente dovevano solo accendere la miccia, per realizzare quello che a distanza di tre mesi sono riusciti a compiere, sotto gli occhi attoniti di decine di cittadini, primi fra tutti gli abitanti dei piani superiori dell’edificio, nella centralissima strada urbana di Grottole.
Il commando, formato da quattro persone incappucciate, è arrivato sul posto intorno alle 4, dopo aver probabilmente fatto diversi sopralluoghi anonimi nelle scorse settimane.
Uno è rimasto a fare il palo vicino la grossa berlina tedesca, probabilmente rubata, mentre gli altri tre piazzavano la carica nella bocca del Bancoposta. Pochi minuti, alle 4.05 l’esplosione, talmente forte da far tremare i vetri delle finestre a decine di metri di distanza. Tutti svegli con il cuore in gola, i residenti hanno iniziato ad affacciarsi dalle finestre, qualcuno si è spinto addirittura fuori dal balcone; quasi tutti sono rimasti dentro, attaccandosi al telefono per allertare le forze dell’ordine, non appena realizzato quanto stesse accadendo.
Pochi istanti sono bastati al commando per portare a termine il colpo, arraffando poche banconote dal Bancoposta distrutto, per poi dileguarsi. Tutto sotto gli occhi elettronici di diverse telecamere di sorveglianza, installate sulla strada e di fronte all’Ufficio postale.
I testimoni hanno raccontato che l’auto avrebbe preso la direzione di Matera-Grassano, probabilmente per innestarsi sulla Statale Bradanica e prendere la via della Puglia, da dove verosimilmente provenivano. Alcuni cittadini avrebbero sentito anche i malviventi dialogare fra loro in barese, dando indicazioni precise ai carabinieri della Stazione cittadina, giunti sul posto pochi istanti dopo la fuga ed impegnati in un inseguimento durato poco.
Sul posto sono rimaste solo le macerie dell’Ufficio postale cittadino, letteralmente sventrato dalla deflagrazione, che a quanto pare si sarebbe “sfogata” all’interno dei locali, piuttosto che fuori. Una tecnica evidentemente studiata da ladri esperti, per evitare di rimanere in qualche modo coinvolti. Nessun danno neppure alle auto, in sosta a quell’ora del mattino. Subito dopo la fuga, un residente ha segnalato la presenza di un piccolo fuoco, subito spento dall’intervento di un’altra persona, che ha recuperato un estintore da un magazzino attiguo. Poco dopo sono arrivati anche i Vigili del fuoco, che non hanno ravvisato danni significativi, tali da giustificare un eventuale sgombero sia dell’edificio interessato dallo scoppio, che quelli confinanti.
Probabilmente, però, il commando ben addestrato non aveva previsto la presenza del meccanismo di sicurezza marca-banconote, che ha praticamente sporcato il bottino con una vernice violacea, rendendolo riconoscibile e quasi inutilizzabile. Ne è rimasta traccia vistosa anche sulla parete destra dell’ufficio, vicino il Bancoposta saltato in aria.
Non si conosce ancora l’entità esatta del bottino, che si aggirerebbe sui ventimila euro; quindi non un colpaccio, considerando che la gran parte sono rimasti “sul campo”.
Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione con i colleghi della Radiomobile della Compagnia competente di Matera. Al vaglio degli inquirenti, oltre alle tracce del passaggio dei quattro ladri, con eventuali impronte digitali, anche i filmati della videocamere, che pur non avendo potuto riprendere i volti travisati, hanno potuto cogliere altri particolari nel vestiario o segni particolari dei componenti il commando. Interessante sarà capire anche il tipo di esplosivo utilizzato, forse comune tritolo, seppure in quantità probabilmente eccessive, visto che è scattato il meccanismo di marchiatura con la vernice. Di certo, Grottole resterà senza Poste per un periodo imprecisato, visto che strumenti e luoghi di lavoro sono andati distrutti.

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