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VINCENZO Pascali ha «ammesso di aver sbagliato» sia sulle valutazioni della possibilità di determinare il Dna dalle tracce sui reperti del sottotetto della chiesa di Potenza, sia nel non aver analizzato la maglia di Elisa Claps. Lo racconta Gildo Claps, il fratello della ragazza il cui corpo è stato ritrovato il 17 marzo scorso, riferendo quanto il perito, bocciato dalla Procura per le analisi del Dna fatte sui reperti, ha sostenuto oggi davanti al gip. «Pascali ha ammesso di aver sbagliato nella determinazione della quantità minima necessaria alla determinazione di un profilo completo di Dna – ha ricostruito Gildo, citando le parole del perito annotate su un taccuino durante l’udienza dell’incidente probatorio in corso a Salerno – Inoltre ha detto di aver scritto la perizia in modo affrettato: si è giustificato in merito dal gip Attilio Franco Orio che lo incalzava». Punto cruciale della relazione di Pascali, secondo Gildo, è poi la maglia di Elisa, sulla quale il Ris di Parma e di Roma ha trovato tracce del Dna di Danilo Restivo: «Sin dalle prime analisi Pascali aveva detto che c’erano delle tracce biologiche sulla maglia, ma non l’ha analizzata. Oggi ha detto che anche su questo ha fatto un errore. Ha sostenuto infatti che gli altri periti gli chiedevano i reperti e ha ammesso di averne dato uno di fondamentale importanza come la maglia, sbagliando».

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