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Giorgio Napolitano è di nuovo il Capo dello Stato. L’applauso dell’aula è scattato a quorum ancora non raggiunto, ma il conteggio si è assestato sulle cifre necessarie per l’elezione di lì a poco. «Da parte del presidente Giorgio Napolitano c’è stato un grande sacrifico al quale bisogna rispondere con grande senso di responsabilità da parte dei partiti e delle istituzioni», aveva detto poco prima dell’elezione il senatore a vita Emilio Colombo. La richiesta pressante arrivata a Napolitano da parte dei partiti per uscire dalla fase di stallo, ha detto Colombo, era stata l’unica «soluzione per uscire da una situazione difficilissima». «Credo non ci sia bisogno di esplicitare ulteriormente i motivi di soddisfazione per la rielezione del Presidente Napolitano. Ora abbiamo un forte elemento di certezza con cui guardare con maggiore fiducia ai passaggi delicati che ci attendono nei prossimi giorni e nei prossimi mesi». Così ha fatto invece eco il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Pd), che è stato uno dei grandi elettori. C’era anche lui, stamattina, nel gruppo dei governatori che si sono recati dal presidente Napolitano a chiedere di accettare la ricandidatura. «Non posso – ha aggiunto De Filippo – non esprimere ammirazione e gratitudine al Presidente Napolitano per aver accolto l’appello che gli è stato fatto da più parti e che anche noi come Regioni abbiamo voluto presentargli contando proprio sul suo altissimo senso dello Stato, che anche in questa occasione ha prevalso sulle legittime aspirazioni personali».

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