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COSENZA – Dichiarava ricavi pari a zero o ad appena un euro e per tutelarsi da azioni giudiziarie ha intestato la sua attività a una ultraottoantenne. Ma nei confronti di un imprenditore del settore dell’abbigliamento, proprietario di punti vendita sia nel centro di Cosenza che in altre città italiane è scattato oggi un sequestro di beni, mobili ed immobili, ottenuto dalla Procura di Cosenza per oltre 1,5 milioni di euro.

Il provvedimento scaturisce da un’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Cosenza. Le fiamme gialle hanno constatato come l’indagato, amministratore e rappresentante legale di fatto di una società, aveva omesso di indicare introiti che in realtà erano pari a 7.335.96 euro per il 2009 ed 6.886.548 euro per l’anno 2010. Con tale comportamento, l’azienda ha evaso il fisco complessivamente, tra imposte dirette ed iva, per circa 1.500.000 di euro. 

A nulla è valso poi l’ormai ricorrente espediente di far subentrare nella gestione della società una persona ultra ottantenne al solo scopo di far ricadere sullo stesso le conseguenti responsabilità penali ed evitare che fosse aggredito il patrimonio personale del reale amministratore. I finanzieri di cosenza hanno messo i sigilli ad un immobile adibito ad opificio, ad un’abitazione e alla quota di proprietà di un magazzino, tutti siti nella provincia cosentina. Allo stesso vincolo, inoltre, sono state sottoposte le quote societarie nella disponibilita’ dello stesso imprenditore, relative a due societa’ di capitali. Sono in corso e coordinate in ambito nazionale, le operazioni connesse al sequestro delle polizze e dei saldi attivi depositati sui conti bancari e postali riconducibili all’indagato.

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