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RIONERO IN VULTURE – Troppe tasse e pochi incassi. Questo lamentano i fiorai di Rionero in Vulture che, da tempo ormai, si ritrovano a dover fare i conti con un mercato che alcuni definiscono «senza regole». A pesare molto sull’economia della città fortunatiana e degli esercenti in ambito floricolo, la presenza di venditori ambulanti che arrivano da fuori regione e che, a detta di alcuni di loro, non pagherebbero le tasse sottraendo clientela alle attività regolari.
I fiorai si sono quindi rivolti alle istituzioni competenti ovvero all’Amministrazione Comunale e alla Polizia Locale per chiedere la sospensione o addirittura la revoca dell’autorizzazione per gli abusivi e i trasgressori recidivi. Sulla tematica abbiamo incontrato l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Rionero Luigi Di Toro che ci ha assicurato che «l’Amministrazione è sensibile alle legittime istanze che provengono dal mondo produttivo locale che, sappiamo, sta attraversando un duro periodo di crisi. Da parte nostra c’è la massima attenzione affinché le norme vengano rispettate da tutti. Nel caso specifico – continua Di Toro – la questione è di competenza dell’Ufficio Commercio che presto attiverà le procedure del caso, giacché la comunicazione del Comandante della Polizia Locale ci è già pervenuta, e la pratica sarà istruita quanto prima dal Segretario Comunale. Attualmente il problema è stato sollevato per un solo ambulante che ha già accumulato circa 20 sanzioni».
E sulla riapertura del bando per l’assegnazione dei posti fissi per gli ambulanti, Di Toro asserisce che “questo è un falso problema perché Rionero ha individuato delle zone dove poter posizionarsi rispettando le prescrizioni del regolamento.
L’incognita, qui, è solo riuscire ad applicare delle sanzioni più restrittive così da costringere gli ambulanti sanzionati a rispettare delle norme. Il problema – sottolinea Di Toro – è uno: la sospensione della licenza può essere al massimo di venti giorni quindi al ventunesimo giorno saremmo di nuovo punto e a capo. In questo caso quello che faremo è richiedere la sospensione della licenza, comunicare la disposizione al Comune che ha rilasciato l’autorizzazione chiedendone la revoca e, nel caso in cui non dovesse rispettare la sospensione, procedere immediatamente al sequestro del carico».
Che sia questa l’unica strada percorribile ce lo assicura anche il Comandante della Polizia Locale Mauro Di Lonardo che ha aggiunto: «ad oggi abbiamo elevato 69 verbali sul commercio ambulante di cui 27 solo per quanto riguarda i fiorai sanzionati per: vendita in luogo non consentito, sosta oltre l’ora consentita nello stesso luogo, banco a terra e mancata esposizione dei prezzi. Dalle verifiche effettuate, sono tutti venditori autorizzati con licenza di tipo B per il commercio ambulante quindi ad oggi non abbiamo sanzionato esercenti abusivi.
Nonostante la carenza di risorse e personale, – assicura Di Lonardo – i controlli sul commercio e su tutte le materie di competenza della Polizia Locale ci sono e ci saranno sempre e i numeri sono dalla nostra parte». Perché non si procede al sequestro della merce degli ambulanti sanzionati? «Per il tipo di violazioni che questi signori commettono non è previsto il sequestro. In questo caso, se dovessi procedere con un sequestro, commetterei un abuso d’ufficio e sarei passibile di denuncia penale. Il sequestro, invece, è previsto se il trasgressore sia completamente sprovvisto di autorizzazioni o nel caso in cui occupi un posteggio che non gli è stato assegnato.
Come ha già accennato Di Toro e come previsto dall’art. 29 comma 3 del dlgs 114/98, per alcuni recidivi abbiamo già richiesto ai Comuni che hanno rilasciato l’autorizzazione, la sospensione della stessa all’esercizio della vendita». Quali sono secondo lei le soluzioni? «Sicuramente bisognerebbe aggiornare e adeguare il regolamento comunale sul commercio e riprendere il discorso sul bando per l’assegnazione dei posteggi nelle nuove aree mercatali, fermo ormai da due anni, che potrebbe ridurre il commercio ambulante abusivo. Da parte nostra – conclude Di Lonardo – intensificheremo i controlli sia in termini di prevenzione che di repressione».

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