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TREVISO – Ha fatto fallire cinque aziende edili di cui era amministratore: per questo un calabrese è stato arrestato dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Treviso per bancarotta fraudolenta.   L’indagato è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo nel suo paese natale di Sant’Ilario dello jonio, in provincia di Reggio Calabria, con la collaborazione dei finanzieri del gruppo di Locri.   

I militari delle Fiamme gialle hanno accertato che le cinque società, cessate e dichiarate fallite nell’ultimo triennio dal Tribunale di Treviso, erano riconducibili al calabrese il quale, oltre a svuotarle sistematicamente, ometteva tutti gli adempimenti fiscali, mancando anche di versare i contributi previdenziali ed assistenziali dei dipendenti.   La contabilità ed i registri, tra l’altro, erano stati sostituiti da un quaderno sul quale venivano indicati i dettagli dei movimenti finanziari e commerciali delle società amministrate, che impiegavano manovalanza estera munita di sole “cazzuole e badili.   L’uomo infine ha dissipato risorse finanziarie e depauperato il patrimonio sociale, in danno della massa dei creditori, per oltre 4,4 milioni di euro. 

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