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COSENZA – E’ stato un dicembre listato a lutto sulle strade del Cosentino quello che ha concluso il 2013. In un mese si sono registrate nove vittime nella provincia. E in questi casi non è quai mai stata colpa delle “strade killer”, ma piuttosto di una cattiva condotta automobilistica o dell’azione di veri e propri pirati.
Le morti sulla strada nel dicembre nero di Cosenza sono iniziate il 5 a Fuscaldo. Qui, sulla Statale 18, ha perso la vita Antonio Maio, pensionato di 65 anni. A causare lo scontro tra un’auto e un fuoristrada, in località Centacque, potrebbe essere stata la mancanza di illuminazione a un incrocio. Nella notte del 13 dicembre il 22enne Antonio Iaquinta si schianta contro un muro con la sua auto, all’ingresso di Castrovillari e muore sul colpo. Il 19 dicembre sulla A3 all’altezza di Montalto un maxitamponamento costa la vita a due anziani coniugi, Francesco Castrovillari e Clara Trotta. Sconcertante poi è stata la morte del 65enne Gennaro Vocaturo, travolto da un’auto e ucciso mentre portava a spasso il cane, su viale Cosmai a Cosenza. Il 31 dicembre muore anche Nicola Santelli, 70 anni, padre della parlamentare  Jole: era in coma da 39 giorni dopo che la sua Mercedes, percorrendo la Salerno-Reggio a Rogliano, era sbandata ribaltandosi. Il 1 gennaio provoca choc la morte di Carmela Prezioso, 76 anni, e la figlia Giuliana Garritano, 41, sbalzate fuori dalla loro Nissan da un automobilista pirata sull’A3, mentre rincasavano dal cenone di san Silvestro . Il 2 gennaio il ventenne Sergio Cribari muore nel violento impatto tra la sua Audi e un’altra autovettura in contrada Pasquali a Mendicino. Forse a causa di un sorpasso azzardato.    

E’ STATO un dicembre listato a lutto sulle strade quello che ha concluso il 2013 per i calabresi. E la scia di morte si è prolungata nei primi giorni del 2014. In un mese si sono registrate nove vittime solo nella provincia di Cosenza. E in questi casi non è quai mai stata colpa delle “strade killer”, ma piuttosto di una cattiva condotta automobilistica o dell’azione di veri e propri pirati.

L’ECATOMBE NEL COSENTINO – Le morti sulla strada nel dicembre nero di Cosenza sono iniziate il 5 a Fuscaldo. Qui, sulla Statale 18, ha perso la vita Antonio Maio, pensionato di 65 anni. A causare lo scontro tra un’auto e un fuoristrada, in località Centacque, potrebbe essere stata la mancanza di illuminazione a un incrocio. Nella notte del 13 dicembre il 22enne Antonio Iaquinta si schianta contro un muro con la sua auto, all’ingresso di Castrovillari e muore sul colpo. Il 19 dicembre sulla A3 all’altezza di Montalto un maxitamponamento costa la vita a due anziani coniugi, Francesco Castrovillari e Clara Trotta. Sconcertante poi è stata la morte del 65enne Gennaro Vocaturo, travolto da un’auto e ucciso mentre portava a spasso il cane, su viale Cosmai a Cosenza. Il 31 dicembre muore anche Nicola Santelli, 70 anni, padre della parlamentare Jole: era in coma da 39 giorni dopo che la sua Mercedes, percorrendo la Salerno-Reggio a Rogliano, era sbandata ribaltandosi. 

Il primo gennaio provoca shock la morte di Carmela Prezioso, 76 anni, e la figlia Giuliana Garritano, 41, sbalzate fuori dalla loro Nissan da un automobilista pirata sull’A3, mentre rincasavano dal cenone di san Silvestro. Il 2 gennaio il ventenne Sergio Cribari muore nel violento impatto tra la sua Audi e un’altra autovettura in contrada Pasquali a Mendicino. Forse a causa di un sorpasso azzardato. 

MORTI MENTRE LAVORAVANO – Sulla strada si può morire anche facendo il proprio lavoro: è accaduto, a distanza di pochi giorni, a due giovani di Cittanova  e Lamezia. Nel reggino il 28 dicembre Antonio Cambareri, un giovane di 24 anni, stava iniziando il giro per la consegna del pane presso i rivenditori della zone e si è schiantato contro un albero a bordo del furgone del panificio per il quale lavorava

 Invece lo scorso 3 gennaio è stato di un morto e un ferito grave il  bilancio di un grave incidente accaduto sulla statale che conduce a Taranto. Nello scontro fra due furgoni è deceduto Giuseppe Cucinotta, 25 anni, originario di Catania ma residente a Lamezia dove viveva con la moglie e una figlia piccola di tre anni. Gravemente ferito G.C., un giovane imprenditore nel ramo ittico di Montepaone Lido che si trovava a bordo del furgone condotto da Cucinotta. Il conducente dell’altro mezzo è rimasto illeso. Cucinotta e G.C. si stavano recando, come sempre, al mercato ittico, in quanto il giovane deceduto lavorava per conto di un’azienda ittica di Lamezia mentre il ferito, molto conosciuto a Montepaone lido, gestisce una rinomata pescheria insieme ai familiari e si trova in prognosi riservata all’ospedale di Taranto.

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