X
<
>

Condividi:
6 minuti per la lettura

 

QUELLO di via Bramante non è l’unico edificio scolastico abbandonato nella città dei Sassi. 
In via Rondinelle alla periferia della città. 
L’ex istituto professionale maschile versa nelle stesse condizioni da tempo ed il futuro di quella sede è sconosciuto a tutti. Mentre il Professionale maschile dovrebbe trovare sede ben presto, forse nel prossimo anno scolastico alla zona Paip.
L’area si rese inagibile nel settembre del 2012 quando il solaio di un’ala dell’istituto professionale industria e artigianato “Leonardo Da Vinci” (già dichiarata inagibile e quindi non accessibile agli alunni). crollò alle prime luci dell’alba, per il cedimento di un solaio e gli alunni trasferiti nella sede dell’istituto professionale femminile “ Isabella Morra.” di via Dante. 
L’edificio ora si presenta come una sede terremotata dove in pochi attimi sono stati distrutti anni di lavoro e professionalità diffuse a migliaia di alunni. Porte divelte e vetri rotti sono visibili anche dall’esterno, mentre tre lucchetti chiudono un cancello segnato dal tempo. 
Al suo interno costosi macchinari in laboratori tecnici, faldoni di fascicoli personali riservati di alunni e personale scolastici contenenti dati sensibili, suppellettili e attrezzature professionali, il tutto a disposizione di vandali e ladri che periodicamente compiono raid notturni per spogliare la scuola di ogni bene. Una rete di recinzione è stata divelta e gli sciacalli, approfittando della situazione di temporanea inagibilità e dell’assenza di sorveglianza approfittano per depredarla di tutto ciò che questa ancora contiene di utile e funzionante e, non contenti, devastarla con atti di puro vandalismo. Intorno alla sede scolastica escrementi di animali. 
Nella denuncia presentata dal dirigente scolastico Rosaria Cancelliere il furto di saldatrice completa di bombole, trapano a colonna, tutta la giacenza dei cavi elettrici che servivano per le esercitazioni pratiche di laboratorio, attrezzature di piccole dimensioni, quadri elettrici, componentistica per quadri elettrici, modulo sperimentale per impianti elettrici, microprocessori, componenti per videocitofonia, strumentazioni elettroniche, memorie e computer. 
“Però, si sa, i ladri fanno il loro mestiere”. 
E come potevano rinunciare a un’occasione offerta loro  su un piatto d’argento? 
Sì, perché l’edificio scolastico, nell’attesa della ristrutturazione, è stato lasciato da un anno e mezzo a questa parte in uno stato di tale abbandono. 
“Da una ricognizione effettuata circa un mese fa afferma il dirigente scolastico Rosaria Cancelliere abbiamo dovuto riscontrare il furto ingente di materiale e attrezzature didattiche. 
Immediatamente ho avvertito la Provincia e la Questura per la messa in sicurezza di quanto rimasto per evitare che i fascicoli personali di dipendenti e alunni fossero in mano all’opera di vandali. 
L’ente provinciale mi ha assicurato continua Rosaria Cancelliere di aver individuato una struttura dove poter trasferire l’intero archivio di materiale cartaceo.
Nello stesso tempo per il prossimo anno scolastico abbiamo avuto rassicurazione dall’ente provinciale sul trasferimento nell’immobile della Zona Paip di nove classi che erano dislocate in c.da Rondinelle con l’auspicio di recuperare le attrezzature rimaste in seguito al crollo della scuola nel settembre 2012. 
Sono già al lavoro conclude Cancelliere le commissioni tecniche della provincia e dell’istituto per predisporre aule e laboratori”. 
La sede scolastica è allo sfascio, in attesa che finanziamenti, studi e idee vedano uno spiraglio di luce. 
Probabilmente un maggior controllo  e un pò di buon senso non guasterebbero ma servirebbero per mettere al riparo da mani poco «acculturate» quell’enorme capitale. Intanto, il tempo passa velocemente e i vandali approfittano dei tempi morti.
Michelangelo Ferrara

QUELLO di via Bramante non è l’unico edificio scolastico abbandonato nella città dei Sassi. In via Rondinelle alla periferia della città. L’ex istituto professionale maschile versa nelle stesse condizioni da tempo ed il futuro di quella sede è sconosciuto a tutti. 

 

Mentre il Professionale maschile dovrebbe trovare sede ben presto, forse nel prossimo anno scolastico alla zona Paip.

L’area si rese inagibile nel settembre del 2012 quando il solaio di un’ala dell’istituto professionale industria e artigianato “Leonardo Da Vinci” (già dichiarata inagibile e quindi non accessibile agli alunni). crollò alle prime luci dell’alba, per il cedimento di un solaio e gli alunni trasferiti nella sede dell’istituto professionale femminile “ Isabella Morra.” di via Dante. L’edificio ora si presenta come una sede terremotata dove in pochi attimi sono stati distrutti anni di lavoro e professionalità diffuse a migliaia di alunni. 

Porte divelte e vetri rotti sono visibili anche dall’esterno, mentre tre lucchetti chiudono un cancello segnato dal tempo. 

Al suo interno costosi macchinari in laboratori tecnici, faldoni di fascicoli personali riservati di alunni e personale scolastici contenenti dati sensibili, suppellettili e attrezzature professionali, il tutto a disposizione di vandali e ladri che periodicamente compiono raid notturni per spogliare la scuola di ogni bene. Una rete di recinzione è stata divelta e gli sciacalli, approfittando della situazione di temporanea inagibilità e dell’assenza di sorveglianza approfittano per depredarla di tutto ciò che questa ancora contiene di utile e funzionante e, non contenti, devastarla con atti di puro vandalismo. 

Intorno alla sede scolastica escrementi di animali. Nella denuncia presentata dal dirigente scolastico Rosaria Cancelliere il furto di saldatrice completa di bombole, trapano a colonna, tutta la giacenza dei cavi elettrici che servivano per le esercitazioni pratiche di laboratorio, attrezzature di piccole dimensioni, quadri elettrici, componentistica per quadri elettrici, modulo sperimentale per impianti elettrici, microprocessori, componenti per videocitofonia, strumentazioni elettroniche, memorie e computer. 

“Però, si sa, i ladri fanno il loro mestiere”. 

E come potevano rinunciare a un’occasione offerta loro  su un piatto d’argento? Sì, perché l’edificio scolastico, nell’attesa della ristrutturazione, è stato lasciato da un anno e mezzo a questa parte in uno stato di tale abbandono. 

“Da una ricognizione effettuata circa un mese fa afferma il dirigente scolastico Rosaria Cancelliere abbiamo dovuto riscontrare il furto ingente di materiale e attrezzature didattiche. Immediatamente ho avvertito la Provincia e la Questura per la messa in sicurezza di quanto rimasto per evitare che i fascicoli personali di dipendenti e alunni fossero in mano all’opera di vandali. 

L’ente provinciale mi ha assicurato continua Rosaria Cancelliere di aver individuato una struttura dove poter trasferire l’intero archivio di materiale cartaceo.Nello stesso tempo per il prossimo anno scolastico abbiamo avuto rassicurazione dall’ente provinciale sul trasferimento nell’immobile della Zona Paip di nove classi che erano dislocate in c.da Rondinelle con l’auspicio di recuperare le attrezzature rimaste in seguito al crollo della scuola nel settembre 2012. Sono già al lavoro conclude Cancelliere le commissioni tecniche della provincia e dell’istituto per predisporre aule e laboratori”. 

La sede scolastica è allo sfascio, in attesa che finanziamenti, studi e idee vedano uno spiraglio di luce. Probabilmente un maggior controllo  e un pò di buon senso non guasterebbero ma servirebbero per mettere al riparo da mani poco «acculturate» quell’enorme capitale. Intanto, il tempo passa velocemente e i vandali approfittano dei tempi morti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE